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Femminicidio Trecastagni, quando Vanessa denunciò l'ex: le sue parole

Vanessa Zappalà aveva denunciato con forti parole l'ex che l'ha uccisa per poi togliersi la vita

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato il:

L’ennesimo femminicidio, l’ennesimo grido di aiuto. Vanessa Zappalà, la 26enne uccisa dall’ex ad Aci Trezza, in provincia di Catania, aveva denunciato per stalking il suo aguzzino: una denuncia che ha portato agli arresti domiciliari di Antonino Sciuto, ma che non è servita ad evitare la tragedia. La Repubblica riporta le parole di Vanessa rilasciate ai carabinieri quando, stanca di essere perseguitata dall’ex, aveva deciso di denunciare.

Femminicidio Trecastagni, la denuncia di Vanessa

“Il mio ex fidanzato Tony Sciuto ha urlato, ti prendo a colpi di pistola se so che hai qualcun altro”, avrebbe detto la ragazza al maresciallo. Parole che oggi suonano drammaticamente profetiche, visto che il 38enne le ha sparato addosso 7 colpi fatali.

Dopo gli arresti, come ricostruisce La Repubblica, la procura aveva chiesto e ottenuto dal giudice gli arresti domiciliari, che però ha trasformato il provvedimento in un semplice divieto di avvicinamento.

Il giudice aveva scritto il 12 giugno: “Si può fare affidamento sullo spontaneo rispetto delle prescrizioni da parte dell’indagato (non gravato da precedenti penali recenti e specifici)”.

La famiglia di Vanessa è devastata. Il padre ha raccontato al Corriere della Sera la propria rabbia e disperazione, a La Repubblica il fratello della vittima ha dichiarato: “È tutto così assurdo. Lei l’aveva detto che non si sarebbe rassegnato”.

Femminicidio Trecastagni, la ricostruzione e le testimonianze

Come ricostruito dalle indagini dei carabinieri riportate su Repubblica, Sciuto aveva pianificato l’agguato: si era procurato l’arma con cui ha ucciso Vanessa, l’ha pedinata e infine le ha sparato mentre era con degli amici sul lungomare di Aci Trezza.

Le immagini delle telecamere della zona hanno ripreso tutta la scena. Un testimone ha riferito che Vanessa, dopo aver visto l’ex, gli ha intimato di andare via altrimenti avrebbe chiamato i carabinieri. “Lui continuava a fissarla – ha raccontato l’amico sotto choc – siamo scappati. Ma lui è sceso e l’ha raggiunta. La teneva per i capelli e sparava“.

Gli appunti di Vanessa e le sue paure

Vanessa si sentiva minacciata al punto da appuntare su un taccuino tutti gli appostamenti dell’ex: “2 giugno, davanti al panificio dove lavoro: 10,35 e 13,05. 3 giugno: 9,45. 4 giugno: 20,13. 5 giugno: 12,05”. Il 7 giugno si sono susseguiti diversi avvistamenti: “15,58; 17,15; 17,26; 18,47; 18,50”.

“Ci siamo fidanzati nel maggio dell’anno scorso”, aveva raccontato Vanessa ai carabinieri. “Sono stati mesi terribili. Una volta, mi prese a calci e pugni in varie parti del corpo e ha distrutto casa. Ho avuto tanta paura. Ma all’epoca non ho avuto il coraggio di denunciare. Poi però l’ho lasciato, il 27 febbraio scorso. Lui continuava a seguirmi, una sera si intrufolò a casa, mi diceva: ‘Vattinni a fare la bu***na con i tuoi cugini, tanto sempre appresso ti sto'”.

Poi, la richiesta che a sentirla oggi strazia il cuore: “Chiedo un provvedimento urgente in quanto temo per la mia incolumità e per quella dei miei familiari. Ritengo Sciuto persona molto violenta e pericolosa“.

A metà agosto, ben tre femminicidi sono stati commessi nel giro di poche ore: uno nel Grossetano, uno nel Pavese e uno sempre nel Bresciano. Secondo l’ultimo dossier del Viminale, diffuso come di consueto a Ferragosto, nell’ultimo anno sono state uccise 105 donne.

vanessa-zappala Fonte foto: ANSA
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