Famiglia rinchiusa in un bunker per 17 anni, l'irruzione della polizia mette fine all'incubo
In manette un uomo che aveva deciso di tenere chiusi in un bunker moglie e figli: provvidenziale l'intervento della polizia
Segregati per 17 anni in un bunker. È successo a una famiglia brasiliana di un quartiere di Rio de Janeiro. L’aguzzino era il padre, Luiz Antonio Santos Silva, che ha tenuto rinchiusi in un vero e proprio bunker la moglie e i due figli, di 19 e 22 anni. L’incubo della famiglia è finito grazie all’intervento della polizia, che ha fatto irruzione nella casa nei giorni scorsi.
Un bunker ricavato dentro casa
Gli agenti, intervenuti grazie a una segnalazione, hanno trovato i tre componenti del nucleo familiare in condizioni di estremo degrado. La coppia, secondo il racconto della moglie, era sposata da 23 anni.
All’improvviso l’uomo aveva deciso di rinchiudere la moglie e i figli piccoli in un tugurio costruito da lui stesso nella casa del quartiere Guaratiba. Una prigione con poca luce e in condizioni igieniche pessime.
L’intervento della polizia
Il 28 luglio scorso la polizia ha liberato la famiglia. La moglie e i figli erano in condizioni critiche, denutriti, disidratati e psicologicamente distrutti.
Nel corso dei 17 anni di prigionia, come raccontato dalla donna, tutti e tre hanno subito sevizie da parte dell’uomo, ora finito in manette.
I due ragazzi, in particolare, sono stati trovati legati. “Mi ha detto che avrebbe fatta uscire solo da morta”, ha raccontato sconvolta la donna alla polizia.
Una veduta di Rio de Janeiro
Moglie e figli trasportati in ospedale
Tutti e tre i componenti della famiglia sono stati portati in ospedale per ricevere cure.
La polizia brasiliana ha avviato un accertamento per capire per quale ragione, nonostante una segnalazione giunta già nel 2020, nessuno era intervenuto per trarre in salvo la famiglia.
L’incubo è durato 17 anni, trascorsi incatenati e chiusi in un vero e proprio bunker.