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Entra ubriaco in una chiesa di Portoferraio e distrugge teche e telecamere: rischia fino a due anni di carcere

Protagonista della vicenda uno straniero 40enne residente sull’Isola d’Elba, che sotto gli effetti dell’alcool ha vandalizzato parte della chiesa

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Momenti di paura in una chiesa di Portoferraio, sull’Isola d’Elba, dove un cittadino straniero di 40 anni ha fatto irruzione, in preda ai fumi all’alcol, e ha devastato teche e telecamere prima dell’intervento dei carabinieri.

L’irruzione in chiesa del 40enne

La vicenda ha avuto luogo all’interno del Duomo della Natività della Beata Vergine Maria, sita nella piazza della Repubblica di Portoferraio, il primo comune per popolazione dell’Isola d’Elba, in provincia di Livorno.

Secondo le prime ricostruzioni un uomo di 40 anni, un pregiudicato straniero residente sull’isola, nel tardo pomeriggio di lunedì 20 marzo avrebbe fatto irruzione nella chiesa e, visibilmente alterato dall’alcool, avrebbe iniziato un’opera di devastazione degli arredamenti e delle suppellettili sacre.

Entra ubriaco in una chiesa di Portoferraio e distrugge teche e telecamere: rischia fino a due anni di carcereFonte foto: 123RF
La facciata della “propositura della Natività di Maria”, conosciuta come chiesa (o Duomo) della Natività della Beata Vergine Maria

Dopo aver spaccato i vetri delle teche sotto i due altari minori del Duomo, mandando a terra gli oggetti sacri presenti all’interno, l’uomo si sarebbe accorto della presenza delle telecamere di videosorveglianza presenti nella struttura, decidendo di sradicarle e di nasconderle.

L’intervento dei carabinieri

L’opera di devastazione è però durata solo pochi minuti, dato che in seguito alla segnalazione di un cittadino, sul posto sono prontamente intervenuti i carabinieri di Portoferraio.

Gli agenti, che hanno trovato l’uomo intento a cercare di nascondere in chiesa le telecamere appena divelte dai muri, lo hanno bloccato e portato in caserma.

Il quarantenne è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Livorno e rischia ora, per aver gravemente danneggiato e vilipeso un luogo di culto, fino a due anni di reclusione. Senza contare, come aggravante, lo stato di paura e forte stress nel quale ha fatto piombare l’anziano parroco e i parrocchiani presenti mentre l’uomo vandalizzata la chiesa.

I danni limitati nel Duomo

Fortunatamente, grazie alla chiamata del cittadino preoccupato e dal celere intervento degli agenti del comando dei carabinieri di Portoferraio, il 40enne è riuscito ad arrecare danni lievi all’interno della chiesa.

All’interno dell’edificio sacro difatti, consacrato nel 1554 e dedicato alla Natività della Beata Vergine Maria, sono presenti numerose opere di valore inestimabile.

Tra queste, l’altare settecentesco dedicato alla Madonna del Buon Viaggio, un dipinto presente già dal XVII secolo e, soprattutto, un crocifisso ligneo risalente al 1549. Tutti reperti rimasti illesi di fronte alla furia alcolica 40enne.

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carabinieri Fonte foto: ANSA
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