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Droghe leggere, Bassetti contro Crisanti: "Uscita infelice"

Matteo Bassetti ha replicato in maniera polemica alle dichiarazioni di Andrea Crisanti sulla legalizzazione delle droghe leggere: le due posizioni

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Nel dibattito che precede le Elezioni Politiche in programma il prossimo 25 settembre in Italia si inserisce anche il tema della legalizzazione delle droghe leggere.

A scatenare la “miccia” sono state alcune dichiarazioni del professore e microbiologo Andrea Crisanti, candidato col Partito Democratico. A stretto giro è arrivata la risposta di Matteo Bassetti, infettivologo dell’ospedale San Martino di Genova.

Droghe leggere: cosa ha detto Andrea Crisanti

Andrea Crisanti ha affrontato il tema della legalizzazione delle droghe leggere nel corso di un suo intervento a ‘La7’. Queste le sue parole: “Le droghe leggere sono state legalizzate in molti paesi del mondo, inclusa la California e alcuni paesi europei. Non si è verificato un impatto negativo, nel senso che non è aumentato il numero di persone che passano dalle droghe leggeri alle droghe pesanti. Hanno una funzione ricreativa e, in qualche modo, la legalizzazione ha la funzione di bloccare il commercio illegale e sottrarre soldi al crimine organizzato. Se guardiamo ai costi e ai benefici, i benefici vanno più in questa direzione. Io, personalmente, e lo dico sinceramente, penso che il fumo faccia molti più danni di una droga leggera occasionale”.

Droghe leggereFonte foto: ANSA
Il dibattito politico attorno alle droghe leggere è tornato ad accendersi.

Droghe leggere: il commento di Matteo Bassetti

Matteo Bassetti, primario di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova, ha risposto a quanto detto da Andrea Crisanti sulle droghe leggere. Ad ‘Adnkronos Salute’, Bassetti ha detto: “Io sono sempre stato contro ogni tipo di droga a scopo ricreativo, sociale e ludico. Avendo visto i danni diretti della droga pesante, e quelli indiretti, un medico dovrebbe sempre essere contro tutte le droghe. Ogni droga ha effetto sul nostro sistema nervoso, e non solo, e porta a dipendenza. Essendo io un medico, sono e sarò sempre contro ogni tipo di legalizzazione”.

Il primario di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova ha poi aggiunto: “Non dimentichiamoci che le droghe leggere sono spesso anticamera delle droghe pesanti. Cosa facciamo, oggi approviamo la marijuana e domani la cocaina? Mi sembra un’uscita elettorale alquanto infelice, soprattutto se uscita da un medico”.

Dove è legale la cannabis in Europa

Nel mese di ottobre 2021 il Lussemburgo è diventato il primo Paese europeo ad annunciare la legalizzazione della produzione e del consumo di marijuana: i maggiorenni possono coltivare fino a 4 piante di cannabis in casa o nei giardini per uso ed è permesso il commercio di semi senza limiti di quantità o di livello del principio psicoattivo (thc).

Dopo il voto in Parlamento, a metà dicembre 2021 a Malta è diventato pienamente legale l’utilizzo ricreativo della cannabis per i maggiorenni.

In Austria è legale per usi terapeutici, ma illegale per uso ricreativo (nel 2016 sono state depenalizzate le piccole quantità). In Germania è stato depenalizzato il possesso entro i 10 grammi.

Nei Paesi Bassi non è presa in considerazione la vendita di quantità sotto ai 5 grammi per persona al giorno nei coffee-shop autorizzati.

In Repubblica Ceca è legale avere fino a 15 grammi ed è anche consentito coltivarla per uso personale ma non per la vendita.

Il Portogallo è stato il primo paese al mondo a depenalizzare il consumo di tutti gli stupefacenti, mentre in Spagna la coltivazione a uso personale è legale ed è permesso l’utilizzo anche in modo collettivo nei Cannabis Social Club.

In Svizzera è illegale il possesso e la coltivazione sotto forma di stupefacente, con Thc oltre l’1%.

SONDAGGIO – Legalizzazione droghe leggere, sei favorevole o contrario?

Bassetti e Crisanti Fonte foto: ANSA
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