Covid, quali spostamenti tra Regioni saranno consentiti a Natale
Si attende il nuovo Dpcm per vedere quali misure si adotteranno anche a Natale: ma sugli spostamenti tra Regioni filtrano i primi rumors.
Manca ancora l’ufficialità, ma sembra che il governo abbia ormai chiuso il capitolo dedicato agli spostamenti tra Regioni per quel che riguarda il Natale, per cui si attende il nuovo Dpcm che entrerà in vigore venerdì 4 dicembre. Dovrebbe restare il coprifuoco anche per la messa del 24 sera, pranzi e cenoni dovrebbero essere riservati solamente ai parenti stretti, possibilmente conviventi. Nessuna eccezione per Natale e Capodanno, con impianti sciistici, bar e ristoranti chiusi anche a Santo Stefano. Ha ricostruito il quadro il Messaggero.
Covid, spostamenti tra Regioni a Natale: lo scenario
La curva dei contagi sta rallentando, il tasso di positività è sceso all’11,6%, non è comunque il momento di abbassare la guardia. Per questo motivi nel prossimo Dpcm che firmerà Giuseppe Conte si vieteranno gli spostamenti da una Regione all’altra a ridosso di Natale.
Il blocco dovrebbe partire dal 19 o dal 23 dicembre, per durare fino al 6 o al 10 gennaio. Si vuole evitare, in sostanza, quanto successo in estate: che l’epidemia si diffonda a macchia d’olio a causa degli spostamenti incontrollati tra le Regioni.
Il premier, però, vorrebbe concedere delle deroghe, quindi potrebbero esserci delle eccezioni: gli spostamenti potrebbero essere consentiti tra Regioni per permettere i ricongiungimenti familiari dei parenti di primo grado, in primis per evitare che persone anziane restino da sole. Una parte del governo, compreso il ministro della Salute Roberto Speranza, è più prudente: si attenderanno gli ultimissimi dati di inizio dicembre per concedere o meno il permesso. Ma il ‘sì’, alla fine, dovrebbe arrivare.
Covid, verso la conferma del coprifuoco e la chiusura della scuola fino all’Epifania
Il governo dovrebbe raccomandare di evitare cenoni e pranzi affollati, così come le tombolate, confermando il coprifuoco alle 22, anche a Natale e Capodanno. Dovrebbe introdurre anche la “raccomandazione” (non l’obbligo) di stare in casa “solo con le persone conviventi”.
Per chi rientrerà da Austria e Svizzera (dove a differenza dell’Italia gli impianti sciistici resteranno aperti) ci sarà l’obbligo della quarantena di 14 giorni.
Capitolo scuola: l’idea del governo era riaprire le superiori il 9 dicembre, ma dopo lo stop delle Regioni potrebbe decidere di far tornare tutti in classe il 7 gennaio.