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Donna russa accusa aeroporto di Fiumicino in un video: non le è stata venduta l'acqua per le sue origini

All'aeroporto di Fiumicino non le avrebbero venduto una bottiglietta d'acqua per via del suo passaporto: l'accusa di una donna russa

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Non le hanno venduto una bottiglietta d’acqua per via del suo passaporto: è quanto accaduto a un’insegnante russa all’aeroporto di Fiumicino la quale, nota sui social per le sue lezioni di lingua russa, ha denunciato il fatto in un post pubblicato su Instagram. Il video è diventato virale e ha raggiunto anche i diretti interessati. Questi ultimi, infine, si sono scusati sui social e hanno promesso indagini interne e provvedimenti. Protagonista della vicenda è Anna Larina, titolare dell’account Instagram ‘lezionidirusso’ (appunto) e che ha raggiunto tantissimi utenti con il suo caso.

Non le vendono l’acqua perché russa, il caso

Come detto in apertura, protagonista della vicenda è Anna Larina, insegnante di russo in Italia e famosa su Instagram per il suo account ‘lezionidirusso’.

Il 18 febbraio ha pubblicato un video per denunciare un fatto di cui è stata vittima all’aeroporto di Fiumicino. In partenza per Yerevan, si era recata presso l’area duty free per acquistare una bottiglietta d’acqua.

Come da prassi, la commessa le ha chiesto di esibire la carta d’imbarco e Anna Larina ha assecondato la richiesta. Una collega, subito dopo, avrebbe chiesto alla donna se fosse in possesso di un passaporto russo.

Alla risposta affermativa della donna, la seconda commessa le avrebbe detto che per quel motivo non poteva venderle alcun articolo. Il motivo? “Per ciò che il tuo Paese ha iniziato due anni fa”, e alla domanda di Anna Larina sulla fonte di tale divieto le avrebbero risposto di consultare il sito istituzionale del Ministero degli Esteri.

Le scuse di Aelia Duty Free Italia

Come già detto, il caso ha avuto una risonanza importante e per questo Aelia Duty Free Italia, titolare dello store presso il quale si sarebbe svolto il fatto, ha pubblicato un post su X/Twitter per scusarsi con l’accaduto.

L’azienda ha fatto sapere che tutti i clienti vengono rispettati “a prescindere da origine, genere o età” e che si è trattato di un “incidente isolato” sul quale sono in corso “tutte le verifiche necessarie affinché episodi del genere non si ripetano”.

La risposta di Aeroporti di Roma

L’account ufficiale e certificato di Aeroporti di Roma, invece, ha commentato la vicenda direttamente sotto il video virale di Anna Larina.

L’azienda ha descritto l’episodio come “assolutamente non in linea con gli standard applicati dai partner commerciali di Aeroporti di Roma” e ha confermato che “non esiste alcuna norma che vieti la vendita di generi alimentari o di beni di qualsiasi tipo a persone con cittadinanza di determinati Paesi”.

Aeroporti di Roma ha assicurato che Aelia Duty Free Italia prenderà “provvedimenti disciplinari” affinché non vi siano episodi del generei in futuro.

Dopo le risposte delle aziende, Anna Larina ha pubblicato un lungo video sul suo canale YouTube per spiegare che dopo l’accaduto avrebbe provato a presentare un esposto presso la stazione locale di polizia, ma di non esservi riuscita in quanto gli agenti presenti sul posto le avrebbero detto che in quella postazione erano autorizzati solo a ricevere esposti pre-compilati, non potendo redigerne di nuovi.

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russa-acqua-aeroporto-fiumicino Fonte foto: Instagram / iStock
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