Parroco contro i vaccini: "Una porcheria". L'omelia fa discutere
Un prete si è scagliato contro i vaccini: "Una porcheria fatta con gli aborti". La sua predica e la posizione del Vaticano
Un’omelia inaspettata quella di Don Francesco, parroco no-vax di Paduli (Benevento), che si è scagliato duramente contro il vaccino anti coronavirus definendolo una “porcheria”. Queste le parole pronunciate dal sacerdote durante la messa e riportate da: “Pensate che questi che stanno inventando i vaccini lo fanno per il vostro bene? E pensate che dopo che vi hanno iniettato questa porcheria fatta anche con gli aborti non potete più morire?”.
Don Francesco, davanti ai suoi fedeli, ha aggiunto: “Vedete cosa è successo a quell’uomo rientrato a casa dopo un vaccino e morto per infarto. Pensava che si era salvato, il giorno dopo lo hanno messo nella bara“.
Molte le reazioni di indignazione da parte dei suoi fedeli, che hanno costretto il parroco a difendersi direttamente sul suo profilo Facebook: “Chi ha ritagliato questo pezzo ha omesso tutto il discorso precedente – ha scritto Don Francesco nel suo post -. Non verte sull’opportunità o efficacia del vaccino. Che pur considerandosi ottime opzioni per superare il Covid, allo stesso tempo porcherie vere e proprie come del resto tutte le medicine che in ogni caso quando malati sono necessarie alla salute ma portano con se indubbie controindicazioni. Tuttavia a parte la mala fede del ritaglio vi invito al prossimo Medio Evo con Gesù. Riporre ogni fiducia in Dio che tutto può!”.
Feti abortiti e vaccini, il parere del Vaticano
Nelle scorse settimane, il tema dell’uso di linee cellulari provenienti da feti per lo sviluppo dei vaccini anti Covid-19 era stato affrontato direttamente dal Vaticano.
In una nota riporta dall’Ansa, infatti, si legge il pensiero della Santa Sede: “Quando non sono disponibili vaccini contro il Covid-19 eticamente ineccepibili (ad esempio in Paesi dove non vengono messi a disposizione dei medici e dei pazienti vaccini senza problemi etici, o in cui la loro distribuzione è più difficile a causa di particolari condizioni di conservazione e trasporto, o quando si distribuiscono vari tipi di vaccino nello stesso Paese ma, da parte delle autorità sanitarie, non si permette ai cittadini la scelta del vaccino da farsi inoculare) è moralmente accettabile utilizzare i vaccini anti-Covid-19 che hanno usato linee cellulari provenienti da feti abortiti nel loro processo di ricerca e produzione”.