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Crisi di governo, Giorgetti svela la strategia della Lega

L'esponente leghista spiega l'avvio della crisi e i rapporti con i cinquestelle

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

“Vado all’opposizione con grande fierezza, coerente con le cose che penso”. Lo ha detto il braccio destro del leader leghista Matteo Salvini, Giancarlo Giorgetti, parlando al Meeting di CL a Rimini, mentre a Roma si svolgeva il primo incontro tra M5s e Pd per verificare se esista la possibilità di un’intesa per un governo giallo-rosso.

Giorgetti ha spiegato così l’avvio della crisi di governo decisa dalla Lega: “Ci deve essere un governo che possa governare e che prenda delle decisioni. Quando ti rendi conto che quel modo di operare non produce risultati è giusto mettersi in discussione. Noi lo abbiamo fatto”.

Secondo l’esponente leghista “perdere il potere per coerenza non è da fessi”. “Non è possibile – dice lanciando una frecciata ai cinquestelle –  che chi ha votato fino a ieri una cosa possa votare domani l’esatto contrario“.

Sul possibile accordo tra M5S e Pd Giorgetti avverte: “Attenzione a non chiudersi nel palazzo. Perché io ho l’impressione, e non voglio agitare le piazze, quello che sento io è che la gente sente questo come una manovra fine a stessa. E la democrazia alla fine è sempre legittimazione popolare e se non c’è legittimazione popolare ma solo parlamentare alla fine diventa molto, molto complicato”.

Per il braccio destro di Salvini però resta ancora possibile un nuovo accordo di governo tra la Lega e il Movimento 5 Stelle: “Ho sentito i dieci punti che Di Maio ha letto dopo le consultazioni al Quirinale e devo dire che sono tutti o quasi parte integrante del contratto con la Lega. Cosa voglia dire questo non lo so, ma è un dato di fatto”.

Lo stesso Salvini non ha escluso nulla. Anche un altro esponente leghista presente a Rimini, Gian Marco Centinaio, si è mostrato possibilista: “Secondo me c’è ancora possibilità di recuperare il rapporto coi 5 Stelle perché, oltre a Di Maio, ci sono una serie di esponenti del Movimento che si ricordano bene del lavoro positivo che è stato fatto. È difficile perché la via è molto stretta, però se ci sono i tempi e c’è la volontà di sedersi attorno a un tavolo non ci sono problemi”.

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giorgetti Fonte foto: Ansa
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