Covid, numeri troppo alti in Lombardia: 1 su 5 ha il coronavirus
Preoccupa l'aumento di contagi e l'innalzamento del tasso di positività tra le persone testate in Lombardia, con la minaccia dell'imminente lockdown
Sale ancora l’allerta in Lombardia per l’eccessivo numero di contagi: è positivo al coronavirus il 21,7% di chi si sottopone al tampone, quattro volte il dato che si registrava a inizio ottobre. Significa che una persona sottoposta al test su cinque ha contratto il Sars-Cov-2. A livello nazionale il tasso di contagio è del 16,3%. Ne dà notizia Repubblica.
Nonostante i dieci giorni di coprifuoco dalle 23, con la chiusura dei locali dalle 18, i numeri non scendono, e la regione potrebbe essere la prima in Italia ad adottare il lockdown durante la seconda ondata.
Lombardia: tamponi dell’esercito per fermare il contagio
Il 1 novembre sono stati superati i 200mila contagi in Lombardia dall’inizio dell’emergenza. L’Ats prevede 20mila casi solo a Milano nella prima settimana di novembre. Oltre 2mila le segnalazioni arrivate all’Ufficio igiene tramite il portale per i casi nelle scuole. In Lombardia è anche record per Immuni: l’app di tracciamento ha già inviato 3.672 notifiche.
Per monitorare il contagio, riporta Repubblica, sono in arrivo in Lombardia 1,2 milioni di tamponi rapidi antigenici, di cui 100mila destinati al capoluogo, dove è in allestimento il drive in dell’esercito di via Novara.
Tra il 2 e il 3 novembre aprono i due Covid Hotel di Milano, l’Astoria di viale Murillo e quello del quartiere Adriano, con 140 posti letto per accudire pazienti fragili e anziani che non necessitano di assistenza ma possono averla fuori dagli ospedali.
Milano, ospedali saturi: situazione Covid è di nuovo critica
A preoccupare maggiormente gli esperti è la saturazione degli ospedali di Milano, la grande malata d’Italia. Il Pronto soccorso del Policlinico è ormai “sotto assedio”. Solo domenica alle 18 aspettavano di essere ricoverate 50 persone con sintomi di Covid-19, 9 di queste con gravi difficoltà respiratorie e già con il caso di ossigeno. Il nosocomio dichiarava “sotto controllo” la situazione solo pochi giorni prima.
Anche il Niguarda è ormai pieno di pazienti con problemi respiratori, con circa 300 ricoverati, il 10% in più in soli tre giorni. Nell’ospedale è stato necessario già riconvertire con velocità i letti dei reparti per far posto ai pazienti Covid. Affollato anche il Pronto soccorso del San Paolo, anche se fonti interne hanno dichiarato a Repubblica che la situazione sarebbe ancora gestibile.
Nel week-end i ricoveri in Terapia intensiva sono aumentati di 26, arrivando a 418 in tutta la Lombardia. La soglia critica è considerata quella dei 500 posti letto occupati. In altri reparti sono allettati 4.246 pazienti. Solo domenica 1 novembre se ne sono contati 213 in più.