Cosa è successo stanotte nella guerra tra Russia e Ucraina: attacco alla centrale di Donetsk
Questa notte i russi hanno attaccato la centrare termoelettrica di Donetsk. Nel frattempo Putin celebra il Giorno della Russia
Con l’attacco della Russia alla centrale termoelettrica di Donetsk si apre il 109° giorno di conflitti. Oggi il Paese di Putin celebra il Giorno della Russia.
- L'attacco alla centrale termoelettrica di Donetsk
- Il Giorno della Russia, Putin: "Restiamo uniti"
- Il controllo del Luhansk
- Il raid all'Azot di Severodonetsk
L’attacco alla centrale termoelettrica di Donetsk
Secondo i media ucraini, ripresi dal Guardian, le forze sovietiche hanno attaccato la centrale termoelettrica Vuhledar, a Donetsk, controllato dalle forze ucraine.
La Russia ha dunque preso il controllo della città di Svitlodarsk, a pochissimi chilometri dalla centrale che durante la notte ha sollevato nuvole di fumo nero.
Il leader russo Vladimir Putin
Il Giorno della Russia, Putin: “Restiamo uniti”
Nel Giorno della Russia – ‘Den Rossii’ in russo – più che mai Putin celebra l’unità nazionale che, a partire dall’operazione militare speciale iniziata il 24 febbraio 2022, si estende oltre i confini del Paese.
Oggi Vladimir Putin ringrazia il suo popolo invitando tutti a “restare uniti” e lo fa con queste parole: “Oggi siamo particolarmente consapevoli di quanto sia importante essere uniti, per la patria, per la nostra società, per le persone. Tale unità, devozione alla patria, responsabilità per quest’ultima, ci è stata lasciata in eredità dai nostri antenati”.
Ancora: “[I valori morali e spirituali] sono nati e si sono rafforzati nel corso della storia millenaria della Russia, oggi uniscono il nostro popolo, per il quale in ogni momento i sentimenti sinceri e profondi di patriottismo sono stati e rimangono sacri”.
Il controllo del Luhansk
Nel frattempo a Luhansk si sono già alzate le bandiere dei patrioti russi con cartelloni che recitano: “Siamo russi, Dio è con noi“.
Il capo dell’amministrazione militare regionale Sergiy Gaidai ha fatto sapere che l’esercito russo ha intenzione di inasprire l’offensiva.
Secondo un alto funzionario della difesa USA, ascoltato dal Washington Post, Luhansk e Severodonetsk sarebbero sempre più sotto pressione e l’assedio russo potrebbe completarsi entro poche settimane.
Il raid all’Azot di Severodonetsk
Non solo la centrare Vuhledar di Donetsk: i russi hanno attaccato lo stabilimento chimico Azot di Severodonetsk, secondo l’agenzia di stampa Tass.
I civili che si rifugiavano all’interno sono fuggiti attraverso il Gate 2, allontanati dai militari ma anche dall’incendio scoppiato tra gli impianti, poi subito domato.
Le persone rifugiate all’interno dello stabilimento erano circa 800 tra militari e cittadini. Sempre secondo Tass, in queste ore si stanno consumando scambi di fuoco tra le restanti truppe ucraine schierate al Gate 1 e l’esercito russo.