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Cosa è successo stanotte nella guerra tra Russia e Ucraina: la mossa di Abramovich e l'appello di Zelensky

Gli sviluppi della guerra: le posizioni di Cina e Corea del Nord, l'appello di Zelensky e la mossa di Abramovich

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

La Cina cerca di smarcarsi da Mosca affermando di non aver mai fornito aiuti materiali a Putin; al contrario Kim Jong-un, leader controverso della Nord Corea, dà pieno sostegno allo ‘Zar’; Roman Abramovich sarebbe riuscito, in parte, ad aggirare le sanzioni; nel frattempo Zelensky continua a fare pressioni affinché l’Ue apra le porte all’Ucraina. Sono questi i temi principali orbitanti attorno alla guerra.

Roman Abramovich ha trasferito milioni di dollari ai figli

Il New York Post, citando un analista dell’Fbi, Alan Fowler, ha sostenuto che l’oligarca Roman Abramovich avesse trasferito centinaia di milioni di dollari di asset ai suoi figli nei giorni precedenti all’entrata in vigore delle sanzioni.

Secondo la prestigiosa testata statunitense, poco prima che scattassero le sanzioni contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina, l’oligarca ha reso i figli beneficiari della Europa Settlement Trust. Trattasi di un fondo con base a Cipro che controlla le società di comodo a cui fanno capo gli aerei, gli yacht, l’elicottero e altri asset di Abramovich.

Abramovich e le sanzioni.Fonte foto: ANSA
L’oligarca Roman Abramovich

Kim Jong-un appoggia Putin: “Pieno sostegno”

Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha confermato le relazioni amichevoli tra la Corea del Nord e la Russia. E ha ribadito il pieno sostegno a Vladimir Putin, a dispetto della condanna internazionale per la sua invasione ai danni dell’Ucraina.

Il popolo russo ha “ottenuto grandi successi nel portare a termine la giusta causa di difesa della dignità e della sicurezza del proprio Paese, affrontando ogni sorta di sfide e difficoltà – ha affermato Kim al Russia Day -. Il popolo coreano offre loro pieno sostegno e incoraggiamento”.

Cina: “Pechino non ha fornito supporto materiale alla Russia”

Pechino ha ribadito che bisogna lavorare per i colloqui di pace. Inoltre ha sottolineato che nessun aiuto materiale è stato fornito dalla Cina alla Russia. Lo ha riferito il ministro della Difesa, Wei Fenghe, parlando al vertice sulla sicurezza dello Shangri-La Dialogue di Singapore.

Fenghe ha quindi sostenuto i colloqui di pace e si è opposto alla fornitura di armi, mostrando pieno scetticismo sull’efficacia delle sanzioni. “Qual è la causa principale della crisi? Chi è la mente di tutto? Chi perde di più? E chi può guadagnare di più? Chi sta promuovendo la pace e chi sta aggiungendo benzina sul fuoco? Penso che tutti conosciamo le risposte”, ha dichiarato il ministro cinese.

Un conflitto o una guerra “sono l’ultima cosa che la Cina vorrebbe vedere in Ucraina. Allo stesso tempo, non crediamo che la massima pressione o sanzioni possano risolvere il problema”, ha aggiunto Fenghe, osservando che, al contrario, potrebbero “causare ancora più tensioni e peggiorare ulteriormente il problema”.

Pechino, che ha “sempre sostenuto” il dialogo tra la Russia e l’Ucraina, spera che gli Usa e la Nato mantengano colloqui con Mosca “per creare le condizioni di un cessate il fuoco più rapido”, ha osservato il ministro.

Zelensky, nuovo appello all’Ue

Nuovo appello all’Unione Europea di Volodymyr Zelensky. E nuove critiche ai Paesi scettici. “Tenere l’Ucraina fuori dall’Ue va contro la stessa Europa”, ha detto Zelensky, che nel suo ultimo video-messaggio ha attaccato chi “ancora è scettico” su questo punto.

Ieri “è iniziata la fase conclusiva della grande maratona diplomatica che dovrebbe concludersi tra una settimana e mezzo – ha aggiunto Zelensky -. E in questa maratona siamo davvero insieme all’Unione Europea, in una squadra: e questa squadra deve vincere. Sono certo che presto riceveremo una risposta sullo status di candidato per l’Ucraina. Sono convinto che questa decisione possa rafforzare non solo il nostro Stato, ma anche l’intera Ue”.

abramovich-affari Fonte foto: ANSA
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