Coronavirus, Santori e sardine per la patrimoniale: è polemica
Social scatenati dopo le parole del leader del movimento che ha detto di essere favorevole alla patrimoniale
Da un po’ non si parlava più di loro travolte, mediaticamente s’intende, dall’emergenza coronavirus. Ora le Sardine sono tornate a parlare e far parlare di loro. Il loro leader e fondatore Mattia Santori, ospite di Lilli Gruber a Otto e Mezzo su La7, si è detto favorevole alla “patrimoniale”. Una posizione che ha scatenato i commenti della gente sui social.
Sardine favorevoli. Mattia Santori, leader del movimento che ha caratterizzato le ultime elezioni regionali in Emilia Romagna, in tv dalla Gruber su La7 ha detto: “La patrimoniale non è altro che un patto di solidarietà, si potrebbe chiamare prestito di solidarietà. Andrebbe chiesto a tutti l’1%. La popolazione italiana sta dimostrando che dove non arriva lo Stato possono arrivare le persone. A livello di fiscalità dovremmo usare la parola solidarietà, se non la chiamassimo patrimoniale, i cittadini sarebbero meno reticenti. Con un prestito di solidarietà, un concittadino starà meglio e si riprenderà, senza andare dai camorristi che praticano l’usura”.
L’ira del web. Sui social questa posizione presa dal Movimento delle Sardine per bocca del suo fondatore e leader, non è piaciuta molto agli italiani, già vessati dalla crisi economica imperante in tempo di lockdown: “Almeno oggi provate un minimo di vergogna per aver dato seguito per mesi alle Sardine? Un minimo eh, almeno oggi”; “E se scoprissimo che le #sardine, nate per combattere il populismo, siano in realtà populiste anche loro?”; “Magari ‘sto tizio utilizzasse anche solo l’1% della scarsa materia grigia che si ritrova”; “Penso che le sardine di questi tempi dovrebbero chiamarsi sgombri”; “ll tizio delle sardine, l’esperienza “politica” (?) più insignificante della storia repubblicana, è favorevole alla patrimoniale se però viene chiesta a tutti nella stessa percentuale.
Com’è che si chiamava sta cosa? FLAT TAX.E voi siete andati pure in piazza per questa gente qua”.