Coronavirus, la critica di Piero Angela agli italiani
Il divulgatore: "Italiani violano quarantena? Indisciplinati per natura"
Il coronavirus come la guerra? Non secondo Piero Angela. Il divulgatore è intervenuto ai microfoni di ‘Un Giorno da Pecora’, la trasmissione di Rai Radio 1 condotta da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro. Secondo Piero Angela, il coronavirus “è completamente diverso”. Poi ha spiegato: “Io la guerra l’ho vissuta, quando è finita avevo 17 anni. Ho vissuto tantissimi bombardamenti sulla popolazione civile, non si mangiava, ho fatto una fame terribile, si viveva da sfollati fuori dalla città”.
Il divulgatore ha anche dato un consiglio agli italiani chiusi in casa in questo momento: “Alle persone anziane, ma non solo, direi di approfittare di questo periodo per scrivere la storia della loro vita, di creare questo documento prezioso che poi resterà per sempre nella loro famiglia. Io sarei felice di avere oggi un diario o un racconto dei miei nonni o bisnonni: le radici sono sempre importanti”.
Piero Angela ha raccontato, poi, come lui sta affrontando la quarantena: “Sto rileggendo i miei libri perché dovrebbero uscire in una collana dopo l’estate e, dunque, devo aggiornarli e farne una prefazione. Poi ho ripreso a suonare il pianoforte e ho intenzione di fare un disco, sia con me da solo al piano sia col jazzista Dino Piana, che faceva parte del gruppo con Basso e Valdambrini, tra le più famose formazioni jazz italiane al mondo”.
Il divulgatore non ha risparmiato critiche agli italiani. Interrogato sul perché alcuni italiani hanno difficoltà a restare in casa durante l’emergenza coronavirus, Angela ha risposto: “Perché sono indisciplinati per natura, la trasgressione è quasi un piacere. Poi certamente tutti hanno le loro piccole e grandi esigenze”.
Infine, un pensiero al figlio Alberto: “Lo sento, le videochiamate sono una grande risorsa, noi siamo una famiglia molto unita, abbiamo un ottimo rapporto”.