Coronavirus e riapertura delle scuole. Azzolina fa il punto
La ministra Azzolina ha fatto il punto della situazione scuola rassicurando docenti, studenti e famiglie
“La data di riapertura delle scuole, lo ribadisco, si avrà quando il quadro epidemiologico lo consentirà, garantendo quindi la massima sicurezza a tutti gli studenti”. Così la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina al question time alla Camera.
Piani e scenari
“Ho chiesto agli uffici del Ministero di predisporre più piani d’azione in base a diversi scenari possibili legati alla data di riapertura delle scuole. I docenti, gli studenti e le loro famiglie, ai quali forniremo il massimo supporto, saranno messi nelle condizioni migliori per svolgere un esame serio e riceveranno tutte le informazioni in merito alle modalità che saranno adottate, non appena avremo un quadro anche temporale più definito“.
Didattica a distanza
“Nell’arco di pochi giorni si sono resi necessari provvedimenti che hanno richiesto ai dirigenti scolastici l’attivazione delle modalità di didattica a distanza, per tutta la durata della sospensione delle attività nelle scuole”. “La didattica a distanza, quale interazione tra docenti e studenti, diventa, nel corso di questa emergenza, il momento connettivo che conserva e fortifica la trama dei rapporti e consente, inoltre, di condividere la sfida nuova e difficile che la scuola ha di fronte”, ha sottolineato Azzolina.
Scuole private
“Non rientra nelle competenze del Ministero dell’Istruzione consentire l’esenzione dal pagamento delle rette nelle scuole primarie, secondarie di primo grado e di secondo grado a gestione privata, la cui entità è determinata dalla singola istituzione scolastiche”.
Rette mense
“La frequenza delle istituzioni scolastiche statali di ogni ordine e grado e delle scuole paritarie dell’infanzia a gestione pubblica è gratuita. Pertanto, è a carico delle famiglie degli studenti che frequentano queste scuole la sola retta per la fruizione del servizio mensa, utilizzata prevalentemente dai bambini delle sezioni a tempo normale della scuola dell’infanzia e dagli alunni delle classi a tempo pieno della scuola primaria. Tali rette vengono versate, in forma diretta o indiretta, all’ente locale quale soggetto titolare della gestione del servizio di refezione scolastica che, nel periodo di sospensione delle attività didattiche in presenza, non è evidentemente, erogato”.
“Nel caso in cui si riferisca al contributo volontario versato dalle famiglie degli alunni delle scuole statali, nella quota deliberata dal Consiglio di istituto dell’istituzione scolastica, i relativi fondi potranno essere utilizzati nei modi previsti dalla specifica delibera degli organi collegiali al momento della ripresa delle attività didattiche in presenza e opportunamente rendicontati”, ha concluso Azzolina.