Coronavirus, anche Burioni vittima di fake news: replica stizzita
Il noto virologo è stato vittima di una foto falsa che gli ha fatto fare brutta figura sui social. Immediata la risposta
Dopo aver smascherato centinaia di falsi miti e teorie sbagliate sul coronavirus alla fine anche Roberto Burioni è cascato nella più classica delle fake news. Vittima di una segnalazione fasulla che è costata più di qualche critica al noto virologo. La cui reazione è stata di sdegno e anche rabbiosa. “Ora basta!”
In piena “quarantena” per tutti con mille restrizioni sull’uscire da casa, si vedono spesso in giro foto, ancora oggi, di assembramenti di persone, contro il decreto e ignari di poter contribuire a veicolare il virus. Spesso queste foto sono state prese come cattivo esempio dallo stesso Burioni per fare un monito alla gente.
L’ultima, in ordine di tempo, è stata una foto di un Lungotevere, a Roma, pieno di gente. Burioni, come nelle altre occasioni, ha bacchettato la gente”A Roma non hanno ancora capito bene la situazione“, scriveva dal suo account il professore di microbiologia, commentando l’uscita domenicale di diverse persone in uno dei momenti cruciali per il contenimento dell’epidemia. Salvo poi scoprire che questa foto era vecchia, uno scatto di molti anni fa.
Da qui la reazioni stizzita del noto virologo: “Non invitatemi più segnalazioni di qualunque tipo perché cestino tutto – che però fa autocritica – Me la merito, ma non pensavo esistessero persone tanto irresponsabili da mandare foto false in un momento come questo. Invece ci sono, per cui siccome il mio lavoro è fare il medico e non verificare notizie non inviatemi più segnalazioni di qualunque tipo perché cestino tutto” conclude Burioni nel tweet.
E ci era cascata anche la stessa sindaca di Roma, Virginia Raggi che aveva risposto al virologo, sempre tramite il proprio account Twitter: “Grazie della segnalzione: inviato sul posto due pattuglie della polizia Locale di Roma Capitale. I controlli sono intensificati, ma serve collaborazione di tutti: stiamo a casa per evitare contagio. Usciamo solo se realmente necessario”.