Coronavirus, allarme a Milano: l'appello del sindaco Sala
Il sindaco di Milano Beppe Sala ha lanciato un appello ai cittadini
Beppe Sala lancia l’allarme Milano. Nel video che ogni giorno pubblica sulle sue pagine social per fare il punto della situazione sull’emergenza coronavirus in città, il sindaco meneghino ha detto: “Oggi noi siamo chiamati a fare questo, a resistere. Resistere perché Milano ancora non è stata toccata dalla diffusione del virus come altre città lombarde e non lo può essere, per la nostra salute, per i nostri cari, ma anche perché immaginate il crollo di una città da 1,4 milioni di abitanti cosa produrrebbe sul sistema sanitario. Sarebbe un disastro“.
Sala ha poi aggiunto: “Lo abbiamo capito che è una lunga maratona e non uno sprint. Vorrei ringraziare i milanesi che stanno facendo la loro parte, che si stanno comportando bene, a parte alcune eccezioni di comportamenti inaccettabili. Nella stragrande maggioranza, grazie per quello che state facendo, con disagio, con fatica”.
Poi il messaggio diretto ai suoi cittadini: “Cari e care milanesi abbiamo vissuto degli anni d’oro, io per consolarmi ogni tanto ritorno con il pensiero all’Expo. Ora siamo in un momento di difficoltà, ma le difficoltà vanno affrontate con coraggio“.
Giuseppe Sala ha inoltre annunciato che il Comune di Milano, a partire da lunedì, distribuirà un kit con mascherine e liquido igienizzante a medici di base e pediatri.
Attenzione anche ai senzatetto in questo periodo di emergenza coronavirus. Il sindaco ha annunciato: “Abbiamo per i senzatetto alcuni centri di accoglienza a Milano, il più famoso è Casa Jannacci in via Ortles. Siccome consideriamo un rischio avere così tanti ospiti insieme, oggi ne stiamo trasferendo una parte al centro sportivo Saini.
Infine, Sala ha parlato anche dei supermercati di Milano, alle prese col problema “code”: “I supermercati devono rimanere aperti e sto facendo la mia parte, facendomi sentire dal governo perché trovo profondamente sbagliato che i supermercati chiudano la domenica“.
E ancora: “Io capisco le loro difficoltà ma più si riducono gli orari e più le code aumentano e questo non va bene”.