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Caos vaccini in Lombardia: la soluzione annunciata da Salvini

Matteo Salvini ha annunciato che Poste dovrebbe subentrare ad Aria nella gestione delle prenotazioni e delle chiamate per i vaccini in Lombardia

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La Giunta regionale della Lombardia ha previsto di prendere misure “molto drastiche” per fare fronte al caos vaccini scoppiato in seguito ai ritardi e ai malfunzionamenti del sistema di gestione delle prenotazioni della società regionale Aria. La Regione, anticipa il Corriere della Sera, inviterà il consiglio di amministrazione dell’azienda a dimettersi, procedendo poi con la nomina di un amministratore unico. Dovrebbe rimanere ai vertici Lorenzo Gubian, che aveva sostituito ad agosto Filippo Bongiovanni, tra gli indagati per la vicenda della fornitura di camici da parte di Dama Spa, controllata da Andrea Dini, cognato del governatore Attilio Fontana.

Caos vaccini in Lombardia: l’annuncio di Salvini su Poste Italiane

Il leader della Lega è tornato sul tema annunciando quello che potrebbe essere il futuro della campagna vaccinale. “L’obiettivo è correre. Entro la settimana dovrebbe arrivare Poste Italiane” a gestire le prenotazioni per i vaccini anti Covid in Lombardia. Matteo Salvini, intervenuto alla sede Avis di Lambrate, a Milano, dove ha donato il sangue, ha sottolineato che “se qualcuno ha sbagliato, ha rallentato o non ha capito, paga, viene licenziato e cambia mestiere, come accade in qualsiasi impresa privata”.

“Già oggi, senza i vaccini promessi e con i problemi informatici segnalati, la Lombardia è la regione che ha vaccinato più di tutti in Italia. Non sono più ammesse incertezze. Dobbiamo correre, ma in tutta Italia”, ha concluso Matteo Salvini, come riporta il Corriere della Sera, dopo aver sentito il commissario Guido Bertolaso, il presidente Attilio Fontana e la vicepresidente Letizia Moratti.

Caos vaccini in Lombardia: le dure parole di Letizia Moratti

La stessa Letizia Moratti, che è anche assessora al Welfare, ha criticato nei giorni scorsi, anche attraverso i social, la vicenda di Aria, che negli scorsi giorni avrebbe dovuto contattare gli aventi diritto già prenotati per effettuare la vaccinazione anti Covid. Nei fatti gli hub vaccinali sono rimasti vuoti, per essere poi riempiti a metà turno dalle aziende sanitarie locali che hanno chiamato direttamente, in base ai requisiti, i pazienti a cui somministrare il siero.

“Per il buon proseguimento della campagna vaccinale le cose che non funzionano vanno cambiate e su Aria Lombardia servono decisioni rapide e drastiche. I cittadini non devono pagare le inefficienze della burocrazia, la Regione deve loro offrire soluzioni e non problemi. Vacciniamo!”, ha scritto su Twitter la vicepresidente lombarda.

SONDAGGIO Poste Italiane farà meglio di Aria nella gestione delle prenotazioni?

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