Bullone nel panino in una scuola di Milano: è stato scoperto da dove è arrivato. Multa massima per la società
È arrivata la sanzione per la società colpevole di aver consegnato ad una scuola di Milano un panino con un bullone dentro: da dove arrivava
È arrivata ad un primo epilogo la vicenda del bullone trovato in un panino da un bambino della scuola elementare Rinnovata Pizzigoni di Milano. Alla società fornitrice è stata comminata la sanzione massima, ma non sono escluse altre azioni legali. È stato anche scoperto da dove proveniva l’oggetto metallico.
- Il caso del bullone nel panino alla Rinnovata Pizzigoni
- Da dove è arrivato quel bullone: l'esito degli accertamenti
- A quanto ammonta la multa per la società fornitrice
Il caso del bullone nel panino alla Rinnovata Pizzigoni
Bisogna tornare indietro di qualche settimana per trovare la genesi del caso del bullone nel panino: il 15 marzo 2023 un bambino della quinta elementare della scuola milanese, di rientro dopo un’uscita didattica ha trovato una spiacevole sorpresa nel suo panino.
All’interno, assieme a dell’affettato, era presente anche un pericoloso bullone che fortunatamente non ha ingerito. Il caso è stato segnalato alla società Milano Ristorazione, che ha provveduto ad attivare verifiche e controlli.
Operatori di MiRi in una foto di repertorio
Il primo passo sono state le dimissioni di Bernardo Notarangelo, ormai ex presidente della società, per motivi personali. “Caro bambino – aveva scritto rivolgendosi direttamente allo sfortunato protagonista della vicenda – Le responsabilità saranno accertate, ma quella vite nel tuo panino non doveva esserci“.
Da dove è arrivato quel bullone: l’esito degli accertamenti
Le verifiche hanno portato alla soluzione del “mistero”. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, da una perizia consegnata a Milano Ristorazione dalla stessa azienda fornitrice lo scorso 29 marzo emerge da dove sia arrivato il bullone.
È stata evidenziata infatti la mancanza di una vite “in corrispondenza della piastra della tramoggia di carico, posizionata sotto la cappa di aspirazione delle polveri“. Un elemento che per Notarangelo rafforza la posizione di MiRi.
La società sembra infatti intenzionata a rivalersi con ulteriori azioni nei confronti dei fornitori, forse con un risarcimento per danni d’immagine provocato dalla vicenda.
A quanto ammonta la multa per la società fornitrice
Il dato emerso dalla mattinata di venerdì è anche quello relativo alla sanzione comminata: come previsto dal contratto, alla società è stata imposta una multa di 750 euro, cifra che non sembra corrispondere al clamore mediatico suscitato dalla vicenda.
La vicesindaca Anna Scavuzzo nel frattempo ha annunciato che sarà rafforzato il protocollo dei controlli. L’Unità di controllo del Comune, secondo i dati riportati, nel 2022 ha effettuato 191 visite sulla qualità del servizio, per un totale di 39.710 pasti tra adulti e bambini.
La conformità emersa è del 90,9% dei casi. 139 le contestazioni del Comune a Miri, 56 delle quali per corpi estranei nei cibi, soprattutto piccoli pezzi di polistirolo dovuti all’imballaggio.