Alessia Piperno libera, rilasciata dall'Iran: il lavoro degli 007 e la chiamata di Giorgia Meloni ai familiari
Alessia Piperno è stata liberata: il comunicato di Palazzo Chigi. La ragazza era stata arrestata in Iran il 28 settembre scorso
Alessia Piperno è stata liberata dall’Iran ed è già in volo verso l’Italia. Lo rende noto Palazzo Chigi, tramite una nota: “Dopo un intenso lavoro diplomatico oggi Alessia Piperno è stata rilasciata dalle autorità iraniane e si appresta a tornare in Italia”.
- Alessia Piperno, la chiamata di Giorgia Meloni ai famigliari
- La trattativa e le condizioni della ragazza
- L'arresto di Alessia Piperno
Alessia Piperno, la chiamata di Giorgia Meloni ai famigliari
“Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a che Alessia riabbracci i familiari, ha informato i suoi genitori nel corso di una telefonata, pochi minuti fa”, conclude il comunicato giunto dagli uffici della premier.
La trattativa e le condizioni della ragazza
A risolvere l’impasse, che si è protratto fino alle scorse ore sin dai primi attimi dopo l’arresto, è stata una telefonata tra il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani e il suo omologo di Teheran, Hossein Amirabdollahian.
Nei giorni scorsi gli 007 italiani avevano scoperto che Alessia Piperno era stata incarcerata in una cella assieme a una ragazza iraniana e che era in buone condizioni, riceveva pasti regolari e aveva potuto incontrare anche un emissario dell’ambasciata.
L’arresto di Alessia Piperno
Piperno era finita in manette in Iran il 28 settembre scorso. Giunta nel Paese mediorientale circa quattro mesi fa, aveva documentato la sua permanenza in Iran con numerosi video pubblicati sui social. Una sorta di diario. La giovane che si definisce sui suoi account in rete “travel assistant“, ossia assistente di viaggio.
Alessia, quasi a cadenza quotidiana, comunicava con i suoi follower. In più frangenti ha rimarcato quanto amasse l’Iran, pur sottolineando le contraddizioni e le difficoltà per “una donna che viaggia da sola”.
Non è ancora chiaro se siano state queste sue esternazioni, i messaggi pubblicati in rete e le immagini dei luoghi visitati e rilanciati tramite i suoi account Facebook e Instagram a farla finire nel mirino della polizia di Teheran.