Acqua ritirata dal supermercato per la presenza di stafilococco: i lotti contaminati, i rischi e i sintomi
Ritirati dai supermercati due lotti di acqua contaminata, c'è il rischio di contrarre infezioni e intossicazioni del batterio stafilococco aureo
Ancora un prodotto ritirato dal mercato a causa di rischio microbiologico, e per l’esattezza per la presenza di un batterio che può causare anche sintomi gravi, soprattutto nei soggetti fragili.
- Acqua Guizza ritirata dai supermercati: quali sono i lotti contaminati
- Presenza di staphylococus aureus nell'acqua in bottiglia: cos'è
- Sintomi dell'intossicazione alimentare da stafilococco aureo
Acqua Guizza ritirata dai supermercati: quali sono i lotti contaminati
Il richiamo emanato dal Ministero della Salute in collaborazione con la società produttrice riguarda l’acqua minerale naturale oligominerale Guizza prodotta da Fonte Valle Reale.
I lotti di produzione contaminati sono i seguenti.
- 10LB2202A.
- 08LB2208A.
L’acqua è venduta in confezione da 6 bottiglie da 1,5 litri ciascuna. Lo stabilimento di produzione è quello di Gran Guizza Spa, in località Valle Reale, S. S. 17, 65026, Popoli (Pescara).
È stata ritirata dai punti vendita, ma se doveste averla già comprata, non dovete consumarla e dovete restituirla al punto vendita, che provvederà al rimborso o alla sostituzione del prodotto.
Una parte del documento di richiamo con la foto del prodotto.
Presenza di staphylococus aureus nell’acqua in bottiglia: cos’è
Il rischio microbiologico riguarda la presenza di Staphylococcus aureus, un batterio gram positivo che può causare un’ampia gamma di sintomi.
Gli stafilococchi sono batteri presenti sulla pelle e nella cavità orale delle persone, spesso in maniera innocue o utile all’organismo.
Tuttavia lo stafilococco aureo può causare sintomi anche gravi, in genere ai danni della pelle. Alcuni ceppi sono poi in grado di produrre tossine.
Sintomi dell’intossicazione alimentare da stafilococco aureo
L’intossicazione alimentare da stafilococco aureo causa i seguenti sintomi.
- Nausea.
- Mal di testa.
- Dolori addominali forti e frequenti.
- Diarrea.
- Febbre (raramente).
- Spossatezza.
Le manifestazioni dell’intossicazione si risolvono in genere in maniera spontanea nel giro di 24 ore. Tuttavia può permanere la sensazione di stanchezza.
Sono particolarmente a rischio gli anziani, i bambini e i soggetti fragili, che tendono a disidratarsi più facilmente ed essere più vulnerabili alle infezioni.
I ceppi patogeni di Staphylococcus aureus sono particolarmente pericolosi in presenza di lesioni cutanee e immunocompromissione.
Pelle e mucose sono infatti un’ottima barriera contro il batterio. Ma, una volta dentro l’organismo, può causare sintomi anche molto gravi.
Le infezioni infatti possono causare encefalite, endocardite, artrite settica e febbre alta, con conseguente ricovero in ospedale.
Per combattere le infezioni da stafilococco aureo vengono somministrati, anche per via venosa, gli antibiotici. Che non sempre fanno effetto per via del fenomeno dell’antibioticoresistenza.