Allarme antibiotici, l'Italia è maglia nera in Europa: boom di prescrizioni inappropriate secondo l'Aifa
L'Aifa ha lanciato un allarme sulle prescrizioni inappropriate di antibiotici in Italia. Le assunzioni di un farmaco sono cresciute fino al 200%
In Italia il consumo di antibiotici è ben al di sopra della media europea, come conferma l’ultimo rapporto dell’Aifa, ‘L’uso degli antibiotici in Italia – Rapporto nazionale 2020’ diffuso oggi, giovedì 10 marzo 2022. Nel corso del 2020 si è registrato un calo generale degli antibiotici, sempre restando sopra gli standard europei, con un aumento esponenziale dell’uso di azitromicina.
Antibiotici in Italia, calo nel 2020 ma aumento del 200% di azitromicina
In generale l’Aia ha registrato un calo dell’utilizzo di antibiotici in Italia durante la pandemia di Covid-19, infezione virale causata dal coronavirus Sars-CoV-2, quindi non diretto bersaglio di questo tipo di farmaci come invece le malattie batteriche.
Unica eccezione l’azitromicina, con un boom degli acquisti da parte degli ospedali che al Nord del Paese ha sfiorato nella prima metà del 2020 il +200%, e un aumento dell’acquisto privato di oltre un terzo nell’intero 2020. Lo scorso gennaio questo farmaco era balzato alle cronache perché in molti credevano che potesse curare il Covid, notizia ovviamente smentita dall’Aifa.
Italia maglia nera in Europa per l’uso di antibiotici: è superiore alla media
Nonostante il calo registrato durante il Covid, in Italia il consumo di antibiotici è superiore rispetto alla media europea, sia a livello territoriale che ospedaliero, come emerge dal report.
Nel 2020, in Italia, circa 3 cittadini su 10 hanno ricevuto almeno una prescrizione di antibiotici e in media ogni paziente è stato in trattamento per circa 14 giorni nel corso dell’anno.
Quanto alle fasce di età e genere, la prevalenza d’uso aumenta all’avanzare dell’età, superando il 50% nella popolazione ultra85enne. Si conferma un maggior consumo di antibiotici nelle fasce estreme, in cui si registra anche un più frequente utilizzo per gli uomini, mentre la maggior prevalenza d’uso nelle donne si riscontra nelle fasce di età intermedie.
In Italia l’uso di antibiotici è superiore alla media europea
Antibiotici prescritti in modo inappropriato: l’allarme dell’Aifa
In Italia gli antibiotici vengono prescritti in modo inappropriato in un quarto dei casi. Si tratta di un impiego rischioso, specie alla luce della crescente emergenza legata ai ‘superbatteri’ resistenti, e che risulta in crescita secondo quanto rileva il rapporto.
Dall’analisi dei dati della medicina generale sulle prescrizioni ambulatoriali di antibiotici per specifiche patologie infettive, infatti, è emersa una prevalenza di uso inappropriato che supera il 25% per quasi tutte le condizioni cliniche studiate (influenza, raffreddore comune, laringotracheite, faringite e tonsillite, cistite non complicata).