A Milano ripartono gli atti di nascita di bimbi nati all'estero con due papà: l'annuncio del sindaco Sala
Beppe Sala dichiara: riparte la trascrizione degli atti di nascita dei bambini nati all'estero delle famiglie omogenitoriali. "È solo il primo passo"
A Milano riprende la trascrizione degli atti di nascita dei figli delle famiglie arcobaleno con due papà. Ad annunciarlo è stato il sindaco Beppe Sala. Si torna a riconoscere i bambini nati all’estero, ma in maniera limitata. C’è infatti un grande cambiamento rispetto al passato: l’iscrizione con la sola indicazione del genitore biologico.
- Trascrizione sì, ma solo del padre biologico
- Il discorso del sindaco Sala
- Il ministero dell’Interno ha detto sì
Trascrizione sì, ma solo del padre biologico
Milano torna a parlare di famiglie arcobaleno (le stesse che hanno scioperato per le strade italiane negli ultimi mesi) e lo fa attraverso le parole del sindaco Beppe Sala. Questo sui suoi social ha annunciato che ripartiranno le iscrizioni degli atti di nascita dei bimbi nati all’estero.
La trascrizione degli atti ha però una limitazione importante, ovvero quella dell’indicazione di un solo genitore: il padre biologico. Si tratta di un passo avanti rispetto al quadro degli scorsi mesi, ma non sarà l’ultimo.
Manifestazione famiglie arcobaleno a Roma
Il discorso del sindaco Sala
Nel pomeriggio del 3 agosto Beppe Sala, insieme all’assessora ai Servizi civici e generali Gaia Romani, ha annunciato la ripresa della trascrizione degli atti di nascita dei bambini nati all’estero con due papà. “Noi chiedevamo al governo di poter trascrivere in anagrafe gli atti di nascita dei bambini con due papà – spiega Beppe Sala – e questo per evitare che il minore si trovasse in Italia, nella nostra città, senza alcun atto che certificasse il legame con la sua famiglia”.
Nel video ha preso la parola anche l’assessora Gaia Romani, che ha raccontato i rischi della mancata trascrizione degli atti. “Pensate: dall’impossibilità di ottenere la residenza e la carta d’identità, agli ostacoli connessi all’accesso alle graduatorie negli asili nido”, ha spiegato.
Il ministero dell’Interno ha detto sì
La chiave di volta sugli atti di nascita, dopo il blocco di inizio anno, è arrivata proprio dal ministero dell’Interno. Diversi sindaci hanno interrogato il ministero e questo ha risposto in maniera favorevole. Inoltre ha chiarito che, almeno a Milano, sarà proprio il Comune a valutare al fine della trascrizione del papà biologico anche i cosiddetti “atti ulteriori”.
Questo significa che sarà il Comune di Milano a verificare gli atti e non più il tribunale. Si tratta di un passo in meno nei tribunali per le famiglie omogenitoriali di Milano e non solo. “Questo è un passo – ripetono ancora Sala e Romani – ma non sarà l’ultimo per il pieno riconoscimento delle famiglie arcobaleno e i loro bambini”.