Zaia, per il presidente della regione "gran parte d'Italia verso la zona gialla". Le parole del governatore
Qual è la situazione del Covid in Italia e cosa succede nel Regno Unito di Boris Johnson. In Europa paura per la variante Omicron
Il Veneto sta per entrare in zona gialla. La data sarebbe quella del prossimo 20 dicembre. Una situazione che, secondo il governatore della regione Luca Zaia, è assimilabile a quella di diversi enti amministrativi, nel resto del Paese.
Cosa ha detto il governatore veneto della Lega: “Gran parte dell’Italia in zona gialla”
“Gran parte dell’Italia sta andando verso il giallo”. Lo ha affermato il capo della giunta veneta ospite a The Breakfast Club su Radio Capital. “Il Veneto è sempre famoso per l’alto numero di contagiati, però facciamo tre volte i tamponi di regioni con i nostri stessi abitanti”, ha poi continuato.
Secondo il leghista, i vaccini sono utili ed efficienti: “Ho un terzo dei ricoverati rispetto all’anno scorso”, ha giustificato così la sua affermazione Zaia, accennando anche alla variante Omicron, che “passerà come le altre”, tuttavia “il problema è il virus che sta diventando endemico. Sarà come un’influenza. Pian piano arriveremo lì”
“Io sono da 22 mesi in trincea: so che questo virus è imprevedibile. I medici che sono in prima linea, si infettano di meno in percentuale dei cittadini che lavorano fuori dagli ospedali. Questo vuol dire che dobbiamo portare sempre la mascherina, all’aperto o al chiuso”.
Il presidente della regione Veneto ha poi definito un “tormentone” lo stato di emergenza, che il governo ha deciso di prorogare. “È evidente – ha detto – che siamo in emergenza. Questa proroga non è il problema della nostra vita, il nostro problema è trovare il modo di uscire da quest’incubo”.
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Quanto aumentano i contagi in Italia e cosa sta succedendo nel Regno Unito: la situazione
L’Italia è alle prese con un aumento dei contagi. L’ultimo report della Fondazione GIMBE – che, senza scopo di lucro, ha lo scopo di favorire la diffusione e l’applicazione delle migliori evidenze scientifiche, – ha registrato un incremento dei contagi su base settimanale del 22,4%, che va di pari passo a una crescita dei decessi (12%), ricoveri nei reparti ordinari (16,3%) e ricoveri in terapia intensiva (13,6%).
A spaventare è soprattutto la contagiosità della variante Omicron, che si tema arrivi anche in Italia determinando uno scenario britannico. In particolare, nel Regno Unito risulta un aumento di 4.671 casi di variante Omicron rispetto alle 24 ore precedenti, che portano il totale a 10.017 casi. Un chiaro segnale della capacità di diffusione straordinaria del nuovo ceppo, che si innesta sul drammatico bollettino di ieri 15 dicembre.