Vitello vivo in palio al torneo di briscola al bar di Marzabotto (Bologna): "Valore 900 euro", ira animalisti
A Marzabotto (Bologna) un vitello vivo era in palio in un torneo di briscola di un bar. L'intervento degli animalisti ha scongiurato il peggio
Un vitello vivo messo in palio per un torneo di briscola: è la storia incredibile che ha come location un bar a Marzabotto, in provincia di Bologna, dove gli animalisti dell’Oipa e la Asl locale sono riusciti a scongiurare pericoli per il povero esemplare. Grazie al loro intervento tempestivo, infatti, il vitello è stato sostituito con dei buoni-spesa. Si tratta però di un caso singolare che mette in luce una falla normativa: ecco perché l’associazione che promuova la tutela degli animali auspica un intervento del legislatore che possa, una volta per tutte, imporre il divieto di azioni simili.
- Torneo di briscola al bar, si vince un vitello vero da 900 euro
- L'intervento degli animalisti: al posto del vitello dei buoni spesa
- Cosa dice la legge sugli animali vivi come premio
Torneo di briscola al bar, si vince un vitello vero da 900 euro
C’erano una volta i tempi in cui il vero cliché legato agli ambiti premi di tornei di paese, riffe e lotterie, era il classico prosciutto.
Qualcuno, però, deve aver pensato che la moda dello stagionato fosse ormai superata: largo ai prodotti freschi, per una volta. Così freschi da sembrare (anzi, essere) proprio vivi.
Chi si iscriveva al torneo di briscola di un bar a Marzabotto, quindi, avrebbe potuto portarsi a casa un premio di tutto rispetto: un vitello vivo.
Le locandine ne evidenziavano anche l’indubbio valore economico: 900 euro. Peccato, però, che il premio non fosse una merce ma un essere vivente, e questo – nel rispetto delle opinioni di chiunque sul valore di una vita animale – resta un dato di fatto.
L’intervento degli animalisti: al posto del vitello dei buoni spesa
La vicenda è stata resa nota grazie all’azione pronta e decisa dell’Organizzazione Internazionale Protezione Animali (OIPA).
Attraverso il suo intervento e la segnalazione all’Azienda Unità Sanitaria Locale di Bologna, si è evitato che si realizzasse la crudele intenzione degli organizzatori del torneo, sostituendo il vitello con dei buoni spesa.
“Ci siamo mossi subito sensibilizzando per le vie brevi l’Ausl, che è intervenuta consentendo un lieto fine alla vicenda” ha chiarito la coordinatrice delle guardie zoofile Oipa per Bologna e provincia, Marina Curti. “Ringrazio i referenti dell’Azienda sanitaria che hanno consentito una rapida conclusione della vicenda”.
Cosa dice la legge sugli animali vivi come premio
L’articolo 9 della Costituzione italiana protegge gli animali, riconoscendoli come esseri senzienti, grazie anche al Trattato Internazionale di Lisbona.
Pertanto, l’OIPA sottolinea l’importanza di introdurre a livello nazionale un divieto che impedisca di mettere in palio tutti gli animali in tornei, lotterie e riffe, non limitandosi solo agli animali domestici come indicato da alcune leggi regionali e regolamenti comunali.