Vaiolo delle scimmie, ipotesi trasmissione aerea e spettro mascherine: allarme dei Cdc, poi il dietro front
Molto deve essere ancora chiarito del vaiolo delle scimmie, ma l'ipotesi della trasmissione aerea preoccupa i Cdc americani
Il vaiolo delle scimmie continua tenere alta l’attenzione per i possibili risvolti che l’infezione potrebbe avere nel prossimo futuro. Sebbene al momento la situazione sia sotto controllo e la malattia non sia ancora diffusa su larga scala al punto da essere considerata una pandemia, gli esperti e le autorità sanitarie mantengono un atteggiamento cauto.
- I casi segnalati finora e le ipotesi sull'origine
- Tra le modalità di trasmissione anche i droplets
- Cdc americani: "Indossate la mascherina", poi il dietro front
I casi segnalati finora e le ipotesi sull’origine
Secondo quanto segnalato dall’Oms al 6 giugno 2022, sono almeno 780 i casi segnalati finora in 27 Paesi, in quattro continenti. Sono più di 500 i nuovi casi notificati la settimana precedente, segno che l’infezione continua a diffondersi rapidamente.
La maggior parte dei casi emersi sono in Europa: 207 nel Regno Unito, 156 in Spagna, 138 in Portogallo, 57 in Germania, 33 in Francia, 31 in Olanda, 20 in Italia.
Secondo l’Oms, che assicura che sono in corso delle indagini epidemiologiche, ad aver generato l’epidemia potrebbe essere stata “una trasmissione non rilevata per un periodo di tempo sconosciuto”, a cui hanno fatto seguito degli eventi che ne hanno amplificato la portata in tempi più recenti.
Tra le modalità di trasmissione anche i droplets
Sulle modalità di trasmissione, è stato osservato che l’infezione può avvenire tramite il contatto con materiale infetto proveniente dalle lesioni cutanee o con oggetti contaminati, oppure il contatto prolungato faccia a faccia, attraverso i droplets, riporta l’Istituto Superiore di Sanità.
Un termine che abbiamo imparato a conoscere e utilizzare frequentemente durante la pandemia di Covid-19, che identifica le piccolissime goccioline respiratorie che si diffondono nell’aria. Proprio queste goccioline potrebbero veicolare anche il virus del monkeypox.
Cdc americani: “Indossate la mascherina”, poi il dietro front
Per questa ragione, i Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) statunitense hanno aggiornato le linee guida per avvisare i viaggiatori su come proteggersi al meglio dal contagio, indicando la mascherina come dispositivo utile per prevenire la malattia.
Ma poco dopo quella stessa indicazione è scomparsa, e successivamente l’agenzia ha diramato una nota in cui ha spiegato che la raccomandazione sulla mascherina è stata tolta perché generava confusione. Al momento, infatti, sono ancora in corso degli studi per capire il ruolo di aerosol e droplets nel contagio da vaiolo delle scimmie, e di conseguenza quello della mascherina.
Tuttavia, a scopo preventivo, i Cdc suggeriscono ai “contatti domestici e gli operatori sanitari” di considerare l’uso delle mascherine, così come a tutti coloro che si trovano “a stretto contatto con un contagiato”.