Vaiolo delle scimmie, il nuovo allarme dell'Oms per l'estate: le situazioni più a rischio
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato un'allerta sul vaiolo delle scimmie in vista dell'estate: cosa ha detto Hans Henri Kluge
L’Organizzazione Mondiale della Sanità continua a tenere sotto osservazione la situazione legata al vaiolo delle scimmie, alla luce del recente improvviso boom di casi in Europa. Non solo: in vista dell’estate, la stessa Oms ha lanciato un’allerta.
Vaiolo delle scimmie, l’allarme dell’Oms
L’allerta dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sul vaiolo delle scimmie (anche noto come monkeypox) porta la firma di Hans Henri Kluge, direttore dell’Oms per la regione europea. Come riporta ‘Ansa’, è stato spiegato che la trasmissione “rapida e amplificata” del vaiolo delle scimmie “si è verificata nel contesto della recente revoca delle restrizioni pandemiche ai viaggi e agli eventi internazionali”. Dall’Oms è stato segnalato, inoltre, che “il potenziale di ulteriore trasmissione in Europa e altrove durante l’estate è elevato“.
Il virus, ha reso noto ancora l’Oms, “si è già diffuso sullo sfondo di diversi raduni di massa” e, pertanto, “nei prossimi mesi, decine di festival e grandi feste in programma forniranno ulteriori contesti in cui potrebbe verificarsi un’amplificazione“.
Vaiolo delle scimmie, anche noto come monkeypox.
Vaiolo delle scimmie: le parole di Andrea Crisanti
Andrea Crisanti, ricercatore e ordinario di Microbiologia dell’Università di Padova, ha lanciato la sua proposta per contenere la diffusione del vaiolo delle scimmie.
All”Adnkronos’, nella giornata di lunedì 30 maggio, ha detto: “Alla luce di tutto quello che abbiamo subito con il Sars-CoV-2, a mio avviso un piccolo eccesso di prudenza non guasta. Io farei la quarantena dei contatti, si tratterebbe di una decina o di 14 giorni. E poi la vaccinazione: sicuramente i contatti dei casi li vaccinerei tutti”.
Secondo l’esperto italiano, però, non sarebbe “necessario in questa fase vaccinare personale sanitario e di laboratorio”.
Vaiolo delle scimmie: il pensiero di Maria Rita Gismondo
Nei giorni scorsi, anche Maria Rita Gismondo, direttrice del laboratorio di Microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano, è intervenuta nel dibattito sul vaiolo delle scimmie.
All”Ansa’ ha spiegato che l’infezione determina una malattia “non grave, che non minaccia letalità se non in casi rarissimi di persone fragili o immunocompromesse”.
Poi, all”Adnkronos’, la stessa Maria Rita Gismondo ha spiegato: “Avendo isolato il virus, ora possiamo cominciare a testare farmaci antivirali mirati proprio per questa patologia, che non sono ancora esistenti”.