Vaccino Covid, Capua: "C'è un problema reale". La nuova proposta
Ilaria Capua ha lanciato una nuova proposta per la somministrazione del vaccino anti Covid: arrivano i CineVax?
Ilaria Capua è tornata a parlare dell’emergenza Covid, lanciando una nuova proposta riguardante la modalità di somministrazione del vaccino anti Covid alla popolazione. Sul ‘Corriere della Sera’, l’esperta ha scritto: “L’annuncio è stato fatto anche in Italia. A fine gennaio saranno disponibili 3,4 milioni di dosi di vaccino e poi altri milioni seguiranno. Abbiamo fatto il primo passo. Volendo essere super ottimisti si potranno vedere i primi soggetti immuni in giro per i primi di marzo“.
Poi ha aggiunto: “Oltre al problema non marginale dei no-vax, ci sarà da affrontare quello dei negazionisti, che è nuovo e temo molto più complesso”.
Ilaria Capua ha poi spiegato che quella del vaccino anti Covid sarà “la più grande e complicata campagna di vaccinazione mai affrontata dal genere umano”.
L’esperta ha anche affermato: “Sappiamo di certo che un vaccino mal conservato o che non ha rispettato la catena del freddo potrebbe essere inefficace. Esiste un problema reale di distribuzione e stoccaggio a basse temperature con delle notevoli complessità logistiche”.
E poi: “Per trasportare, stoccare e gestire i vaccini a basse o bassissime temperature ci serve un’infrastruttura che attualmente non esiste in nessun paese”.
Ilaria Capua ha parlato anche della possibilità che, a causa dell’urgenza, il vaccino anti Covid sia commercializzato in confezioni multi-dose e che, quindi, ci sia il bisogno di vaccinare più persone nello stesso giorno da un’unica fiala o confezione di vaccino scongelata.
L’esperta ha avvertito: “Bisognerà allestire dei presidi per gestire le operazioni di vaccinazione e bisognerà pensarci per tempo”.
Quindi, la proposta: “Perché non esplorare un piano di distribuzione e somministrazione del vaccino che sfrutti i cinema ed i teatri oggi vuoti?”.
Secondo Ilaria Capua, cinema e teatri “risulterebbero particolarmente funzionali a questo tipo di attività”.
L’esperta ha spiegato i vantaggi di quelli che lei ha definito “CineVax“: “C’è già una modalità di ingresso controllata con percorso a senso unico fino all’uscita. C’è l’elettricità sufficiente per un congelatore a -70° e altra strumentazione. Ci sono i servizi e le vie di fuga”.
E ancora: “I vaccinandi potrebbero sedersi secondo uno schema che rispetti il distanziamento e, nel frattempo, agli operatori sanitari risulterebbe più agevole il lavoro”.