Covid, in arrivo ultime dosi per finire la campagna: quante sono
Il generale Francesco Paolo Figliuolo ha annunciato l'arrivo delle ultime dosi che arriveranno, necessarie per completare la campagna vaccinale
Il commissario per l’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, ha visitato il centro vaccinale dell’istituto Lazzaro Spallanzani di Roma. Dopo il sopralluogo, il generale ha incontrato la stampa e ha parlato dei prossimi obiettivi della campagna.
Covid e campagna vaccinale: l’obiettivo fino a ottobre
Figliuolo ha dichiarato che il 16 giugno “abbiamo somministrato 541 mila dosi“, il 17 giugno “siamo arrivati a 576 mila vaccinati in un giorno: probabilmente quando si assesterà il trend arriveremo attorno ai 600 mila. Non potremo salire oltre questi numeri”.
Al momento l’obiettivo è “essere costanti sui 500 mila, un obiettivo sostenibile, che ci porterà a fine settembre a chiudere la campagna con l’80% della platea dei cittadini entro i 12 anni vaccinati“.
Per quel che riguarda coloro che hanno ricevuto AstraZeneca come prima dose e adesso attendono il richiamo, “probabilmente circa 100 mila persone hanno dei dubbi” in merito alla vaccinazione eterologa. Si tratterebbe di circa il 10% delle circa 950 mila persone in attesa.
Un altro che numero che preoccupa è quello relativo agli over 60 non ancora vaccinati: “Ho appena firmato una lettera per dire alle Regioni di continuare a cercare in maniera attiva gli over 60 perché ad oggi ne mancano 2,8 milioni all’appello”, ha detto Figliuolo.
Covid e vaccini: ultime dosi in arrivo
Ma quante dosi sono necessarie per chiudere la campagna vaccinale? E quando arriveranno? La risposta l’ha data direttamente Figliuolo: “Da qui a settembre avremo oltre 54 milioni di dosi di vaccini a Mrna impiegabili. Sommate alle 44,5 milioni già impiegate, chiuderemo sicuramente la campagna”.
Alla domanda se sia intenzionato a chiedere un anticipo di dosi dopo lo stop a CureVac, il generale ha aggiunto: “Se ci dovesse essere un anticipo, ma viene deciso a livello europeo, ci aiuterà ad andare più veloci. CureVac era una opzione e tale è rimasta, ma la campagna era già tarata su quello che abbiamo a disposizione”.