Leonardo aveva il corpo martoriato. Il patrigno assumeva cocaina

Leonardo, il bimbo di quasi 2 anni morto giovedì dopo essere stato soccorso all’Ospedale di Novara, sarebbe stato picchiato. A sostenerlo è la Procura di Novara, che ha disposto il fermo della madre, Gaia Russo, 22 anni, e del compagno Nicholas Musi, 23, con l’accusa di omicidio volontario pluriaggravato.  Musi si trova ora nel carcere di Novara, mentre per la Russo, incinta, sono stati previsti gli arresti domiciliari.

“È un omicidio avvenuto in un quadro di maltrattamenti pregressi”. Questa la dichiarazione in conferenza stampa, riportata da ANSA, del procuratore Marilinda Mineccia, che avrebbe parlato del corpo di Leonardo, “martoriato con lesioni multiple”. Con lei anche il questore di Novara, Rosanna Lavezzaro.

Il patrigno sarebbe un volto noto alle forze dell’ordine per vicende di lesioni, maltrattamenti e violenza sessuale. A Biella, dove risiedeva fino a gennaio, ci sarebbe stata una richiesta di sorveglianza speciale nei suoi confronti. Musi, secondo gli investigatori, avrebbe assunto cocaina, anche se per il pm Ciro Caramore non ci sarebbero elementi per dire se fosse sotto l’effetto di stupefacenti quando il bambino è stato ucciso.

Leonardo, il bimbo morto a Novara

La madre di Leonardo, rimasta sola dopo la nascita del figlio e da alcuni mesi impegnata con Nicholas Musi, ha dato l’allarme ieri a metà mattina. Chiamando i soccorritori avrebbe parlato di una caduta. Al personale del 118, all’arrivo nella casa del quartiere popolare di Sant’Agabio, le condizioni del piccolo sono apparse subito gravi.

È stato così trasportato d’urgenza all’Ospedale Maggiore, smettendo di respirare poco dopo l’arrivo nel reparto di Rianimazione. Violenta la reazione del patrigno alla notizia della morte di Leonardo: l’uomo avrebbe urlato contro i medici e rotto un vetro all’interno della struttura sanitaria. Leonardo avrebbe compiuto 2 anni a settembre.

Fonte foto: ANSA