Due morti sull'Everest. Salgono a 10 le vittime in soli 10 giorni
Ancora polemiche sulla facilità del rilascio dei costosissimi permessi da parte delle autorità del Nepal
Due nuove morti sul Monte Everest. Secondo quanto dichiarato dalle autorità britanniche, un inglese di 44 anni, Robin Haynes Fisher, è deceduto questa mattina a 8.700 metri, scendendo dalla vetta del mondo, cadendo a 150 metri dal picco.
Poche ore prima è toccato al 56enne irlandese Kevin Hynes, trovato senza vita nella sua tenda a 7mila metri di altitudine, dopo aver rinunciato alla scalata per via del sovraffollamento della montagna.
Per la BBC, sarebbero 10 le vittime dell’Everest della stagione, iniziata solo il 14 maggio. Non è chiaro se sull’elevato numero di decessi possano aver inciso i lunghi tempi di attesa, ma è già polemica sui permessi rilasciati dalle autorità del Nepale.
Per la stagione primaverile ne sarebbero già stati consegnati altri 381, al costo di 11mila dollari ciascuno. Solo nella giornata di mercoledì, 250 persone hanno provato a scalare la vetta più alta del mondo. Sono arrivati in cima in 200, stabilendo un nuovo record.