Superbonus 110, cessione del credito da banche a Regioni per sbloccare gli investimenti. Dove si comincia
In materia di Superbonus la cessione credito ha causato più di un mal di pancia a imprese e famiglie. Ma oggi scendono in campo anche le Regioni
Dopo il boom iniziale che ha visto la proliferazione dei cantieri da Nord a Sud dello Stivale, il Superbonus 110% ha infine subito una drastica battuta d’arresto. Il motivo: la saturazione del meccanismo della cessione dei crediti d’imposta. Ma adesso la situazione potrebbe sbloccarsi con il subentro di altri operatori oltre alle banche: si tratta delle Regioni.
- Superbonus, cessione del credito da banche a Regioni
- Superbonus in Sardegna
- Superbonus, Piemonte in campo
- Superbonus, la ricognizione della Basilicata
- Bonus 110%, in Campania depositata una proposta
- Superbonus, Treviso la prima provincia in campo
Superbonus, cessione del credito da banche a Regioni
Alcune Regioni hanno messo a disposizione la propria capienza fiscale per acquistare i crediti inceppati. Al momento le Regioni che si preparano a subentrare nei meccanismi finanziari del Superbonus sono Sardegna, Piemonte, Basilicata e Campania. Ma c’è anche una provincia, quella di Treviso.
Migliaia di cantieri sono attualmente bloccati perché gli intermediari non accettano più di acquistare crediti e le imprese hanno i cassetti fiscali pieni.
Se l’iniziativa dovesse estendersi a tutto il territorio nazionale si riuscirebbe dunque a tagliare il nodo gordiano.
L’Ance (Associazione nazionale costruttori edili) invita a fare presto: ogni miliardo di crediti incagliati, rende noto l’associazione, genera lo stop di 6mila interventi di ristrutturazione fra immobili unifamiliari e condomini.
Situazione che mette a rischio fallimento 1.700 imprese che danno lavoro a 9.000 persone.
Superbonus in Sardegna
La Sardegna è la prima regione a entrare nella partita del Superbonus e lo fa, come riporta ‘L’Unione Sarda’, con una delibera della Giunta dopo che la Regione, con la Finanziaria, ha messo a disposizione la propria capienza fiscale per acquistare i crediti.
Si stima un acquisto di crediti fra i 40 e i 50 milioni di euro al mese.
Si tratta del secondo intervento in questo senso messo in atto dalla Sardegna, dopo la liquidità liberata grazie al Sardinia Fintech attivato dal Centro regionale di programmazione sotto forma di anticipazioni finanziarie da rimborsare con i crediti fiscali.
Una misura in grado di sbloccare quasi 2 miliardi di euro a sostegno di famiglie e imprese.
Superbonus, Piemonte in campo
Il Piemonte, riporta ‘Il Gazzettino’, sarebbe pronto a entrare nella partita dei crediti d’imposta per un importo di 50 milioni di euro l’anno. I crediti saranno utilizzati come compensazione per gli oneri fiscali verso lo Stato.
L’intenzione espressa dal presidente di Regione Alberto Cirio è quella di operare investimenti a rischio zero, perché finalizzati ad acquistare solo crediti certificati dall’Agenzia delle Entrate.
Superbonus, la ricognizione della Basilicata
Anche la Basilicata starebbe valutando la possibilità di accollarsi i crediti derivanti dal Superbonus sul proprio territorio, stimati in quasi 900 milioni di euro.
Bonus 110%, in Campania depositata una proposta
In Campania è stata presentata una proposta di legge regionale che prevede l’istituzione di un Fondo che autorizzi una spesa di 100 milioni di euro l’anno da qui al 2025.
Superbonus, Treviso la prima provincia in campo
La Provincia di Treviso è il primo ente locale ad aver affrontato secondo tali modalità il nodo del Superbonus: attualmente sul territorio sono stati ceduti crediti per 14,5 milioni di euro.
L’obiettivo è acquistare crediti d’imposta per compensare spese a bilancio e ottenere un risparmio sulle spese correnti pari a quasi 1 milione di euro. Soldi che saranno poi destinati a coprire altre voci di bilancio.