Spuntano le prime dichiarazioni del marito di Rossella Cominotti dopo l'omicidio: cos'ha detto ai carabinieri
"Mi ha chiesto di darle una mano a togliersi la vita", queste le prime dichiarazioni di Alfredo Zenucchi sull'omicidio di Rossella Cominotti
Ha ripercorso gli ultimi istanti di vita di Rossella Cominotti, il 57enne Alfredo Zenucchi che si è subito attribuito la responsabilità dell’omicidio. In un servizio andato in onda in esclusiva su ‘Pomeriggio Cinque’ è stato possibile ascoltare la ricostruzione delle dichiarazioni dell’edicolante rilasciate ai carabinieri immediatamente dopo l’arresto.
“La sera del 6 dicembre, intorno alle 8, mia moglie mi dice che è stanca“, queste le prime parole di Zenucchi, catturato dai carabinieri in Lunigiana poche ore dopo la scoperta del cadavere. Parla del 6 dicembre, Zenucchi, perché dopo la morte di Rossella Cominotti – sopraggiunta dopo quasi 3 ore di lenta agonia – è rimasto a vegliare sul suo cadavere per almeno 36 ore.
La sera del 6, quindi, la donna gli avrebbe chiesto di “darle una mano a togliersi la vita perché da sola non riusciva”. Zenucchi avrebbe dunque “preso il rasoio” e avrebbe “tagliato le sue vene”. “Poi anche io mi sono tagliato, ma non sono riuscito“. Nel frattempo l’avrebbe anche “accompagnata in bagno, e dopo averla riaccompagnata a letto è venuta a mancare“. Secondo il suo racconto, Rossella Cominotti sarebbe morta alle 22 di mercoledì 6 dicembre.
Il resto è storia nota. Zenucchi la mattina dell’8 dicembre sale a bordo della sua Citroen C3 bianca e si allontana “per farla finita”, ma proprio quando avrebbe individuato “un posto dove schiantarmi” sono arrivati i carabinieri.