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Sigilli alle sale eSports e Lan in tutto il Paese: cosa sta succedendo al mondo dei videogiochi italiani

Le attività di tutti i locali italiani sono state bloccate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in seguito a un esposto sulle vincite

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

La notizia è delle ultime ore e sta facendo molto discutere tutti gli appassionati del mondo dei videogiochi e non solo. Si parla infatti del sequestro delle apparecchiature presenti nelle sale eSport italiane, che per un tempo indefinito dovranno restare chiuse e non potranno accogliere i tanti giocatori del nostro Paese (si stima una fanbase complessiva di quasi 1,7 milioni persone).

L’annuncio che riguarda i sigilli ai computer e alle console è apparso nella giornata di ieri (venerdì 29 aprile) sulle agenzie di stampa ed è stato ripreso sulle pagine social dei gestori di alcune delle sale più conosciute, come l’eSport Palace di Bergamo. “Tutte le sale Lan d’Italia non esistono più, tutti i pc sembrano diventati illegali” spiega con tono amaro il video pubblicato su TikTok (dove “Lan” è l’acronimo di “Local Area Network“).

Sigilli alle sale eSport: l’esposto che ha provocato la vicenda

Ma cosa può aver causato questo blocco totale dei bar eSport italiani, ad oggi presenti in Italia con diverse centinaia di locali? Come spesso capita, il fattore scatenante è legato al denaro e – nello specifico – alle possibili vincite economiche delle attività ludiche che si svolgono nei locali di videogaming.

Fonte foto: ANSA

La società Led S.r.l ha infatti presentato un esposto presso gli uffici dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nel quale viene chiesto di fare chiarezza proprio su quanto accade all’interno delle sale Lan. L’azienda opera nel settore del cosiddetto “amusement” (che in italiano si traduce essenzialmente con “divertimento“) e gestisce le sale slot, i locali da biliardo e molti palazzetti con diverse finalità (dal bowling alle gare di freccette) in tutta Italia.

Videogiochi e sale ludiche, lo stop italiano e il paragone con la Francia

L’esposto ha spinto l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli a sequestrare tutti gli apparecchi ludici presenti all’interno delle sale eSport e Lan di tutto il Paese, bloccando di fatto l’attività di queste realtà che, per il momento, potranno offrire solamente il servizio bar.

Dura la replica dell’eSport Palace di Bergamo, condivisa in pochi minuti da molte realtà analoghe del settore: “Noi rimaniamo aperti come bar e come negozio” spiegano i titolari sui social, specificando che questa presa di posizione verrà portata avanti “fino a quando lo Stato non capirà cosa fare”.

E così – mentre in Francia il presidente rieletto Emmanuel Macron ha dichiarato più volte di voler puntare forte su questo comparto divenuto di punta, arrivando ad affermare in campagna elettorale di voler “promuovere il nostro Paese come quello più all’avanguardia nel mondo dei videogiochi” – in Italia invece tutti i bar videoludici non potranno operare, con gravi ripercussioni sul loro business già messo in crisi da due anni di pandemia.

videogiochi sale Fonte foto: ANSA
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