"Sei una mia proprietà", 29enne arrestato a Rimini per maltrattamenti ai danni della ex ragazza: l'indagine
Un 29enne calabrese originario di Locri è stato arrestato a Rimini per maltrattamenti nei confronti dell'ex ragazza: l'indagine dei Carabinieri
Un uomo di 29 anni originario di Locri, in Calabria, è stato arrestato a Rimini per maltrattamenti ai danni della ex ragazza.
- "Sei di mia proprietà"
- Anche atti di autolesionismo
- Schiaffeggiata e spintonata a terra
- Rafforzato il codice rosso
“Sei di mia proprietà”
Il 29enne si rivolgeva alla ex ragazza, conosciuta mentre lavorava come stagionale in un hotel, affermando: “Tu sei una mia proprietà, con le tue amiche non esci”.
Al giovane, come riporta l’agenzia Ansa, i carabinieri al termine di una rapida indagine, coordinata dal sostituto procuratore Davide Ercolani, hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Rimini, Raffaella Ceccarelli.
Anche atti di autolesionismo
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, al termine della relazione, stroncata dalla ragazza, e che il 29enne non aveva accettato, quest’ultimo ha commesso anche atti di autolesionismo, come quello di tirarsi i capelli fino a sanguinare.
Poi, negli ultimi mesi, era arrivato alle aggressioni fisiche e verbali nei confronti della giovane.
“Ti ammazzo, ti metto su una sedia a rotelle e poi mi prendo cura di te”, diceva alla ragazza.
Schiaffeggiata e spintonata a terra
In alcune occasioni, il 29enne aveva schiaffeggiato e spintonato a terra la ragazza. L’ultimo tentativo di aggressione è avvenuto il 18 dicembre quando si era presentato sul posto di lavoro della ex fidanzata minacciandola.
Lei, esausta, aveva chiesto aiuto ai carabinieri ai quali già da tempo aveva denunciato i comportamenti del giovane confidando di avere paura per la propria vita.
Rafforzato il codice rosso
Sull’onda dell’indignazione che ha scatenato il femminicidio di Giulia Cecchettin, il Parlamento ha approvato un pacchetto di misure che punta a rafforzare il ’Codice Rosso’ grazie al potenziamento di strumenti come l’ammonimento, il braccialetto elettronico, la distanza minima di avvicinamento e la loro applicazione ai cosiddetti ’reati spia’.
Inoltre, si punta a rafforzare la protezione delle vittime di violenza attraverso misure preventive, il potenziamento delle misure cautelari e l’anticipazione della tutela penale.
Nel mondo la violenza contro le donne interessa 1 donna su 3, secondo i dati riportati dal Ministero della Salute. In Italia i dati Istat mostrano che il 31,5% delle donne ha subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale.