Scontro Di Battista-Grillo nel M5S: la strategia di Di Maio
La strategia di Luigi Di Maio per il futuro del Movimento 5 Stelle, scosso dallo scontro tra Di Battista e Beppe Grillo
Alta tensione nel Movimento 5 Stelle dopo il botta e risposta tra Alessandro Di Battista e Beppe Grillo. A ‘Mezz’ora in più’, Di Battista ha chiesto un congresso del M5S, proposta subito bocciata dal co-fondatore del Movimento (“Ci sono persone che hanno il senso del tempo come nel film ‘Il giorno della marmotta'”).
Sullo sfondo c’è il ruolo futuro dell’attuale presidente del Consiglio Giuseppe Conte, alla luce del recente sondaggio politico che ha previsto un boom del M5S alle prossime elezioni politiche nel caso in cui il premier dovesse scendere in campo come candidato del partito.
Di Battista ha dichiarato che se Conte vuole fare il leader del Movimento 5 Stelle “si deve iscrivere al M5s e partecipare al prossimo congresso“.
Poi ha aggiunto: “Giuseppe Conte non deve temere picconature da parte mia“.
Secondo il ‘Corriere della Sera’, però, il progetto di Di Battista è chiaro: scalare posizioni di potere nel Movimento 5 Stelle, picconando il governo Conte e poi andare rapidamente al voto su Rousseau.
Luigi Di Maio, in tutto ciò, avrebbe una sua strategia ben precisa e da giorni andrebbe ripetendo ai suoi: “Sarei felice se Conte si dedicasse al Movimento, sarei felice che si iscrivesse. Lo abbiamo proposto due volte candidato premier perché crediamo in lui. Se iniziasse a dare un contributo più attivo al Movimento, sarebbe importante”.
Di Maio spingerebbe per la candidatura a premier del M5S di Conte, che, tra le varie ipotesi per il suo futuro, ha anche la possibilità di divenire il futuro premier della coalizione “giallorossa” e di creare una sua lista.
Il ministro degli Esteri penserebbe a una diarchia all’interno del Movimento 5 Stelle.
Non è tutto: secondo quanto confidato dallo stesso Di Maio ad alcuni parlamentari e riportato dal ‘Corriere della Sera’, “Conte già ci ha fatto capire che è pronto a iscriversi al Movimento. Ora aspettiamo solo che lo comunichi ufficialmente”.