Sondaggi politici: sorpresa per il M5s con l'ipotesi Conte leader

Risale l’indice di gradimento per il premier Giuseppe Conte, che ha visto un’impennata nei consensi durante l’emergenza coronavirus in Italia. L’Istituto Ipsos diretto da Nando Pagnoncelli lo rileva nell’ultimo sondaggio politico per il Corriere della Sera. Il 61% degli intervistati ha espresso un parere positivo sul presidente del Consiglio. A maggio era il 60% del campione, mentre ad aprile il 66%.

Giuseppe Conte per il 35% degli italiani e per il 42% degli elettori pentastellati sarebbe anche il candidato ideale per la guida del Movimento 5 Stelle. Il 12% (19% degli elettori M5s) vorrebbe vedere alla guida del partito Alessandro Di Battista, e il 7% (27% degli elettori M5s) vorrebbe Luigi Di Maio. L’attuale leader Vito Crimi dovrebbe essere il capo politico solo per il 2% di entrambi i gruppi intervistati.

Se oggi si andasse alle urne, voterebbe per la Lega il 23,5% del campione. Il partito di Matteo Salvini vincerebbe le elezioni anche se Giuseppe Conte si presentasse con un suo partito, e raccoglierebbe il 23,2% delle preferenze. Se Giuseppe Conte dovesse guidare il M5s, a sorpresa, la Lega prenderebbe meno voti, il 23%, scendendo al secondo posto.

Ipsos rileva che il Partito Democratico, con le attuali formazioni politiche, sarebbe in seconda posizione, votato dal 21,3% degli intervistati. Con il partito di Giuseppe Conte, scenderebbe alla terza, con il 15,8%. Rimarrebbe in quella posizione, con il 17,3%, anche se il premier diventasse il capo politico pentastellato.

Fratelli d’Italia, allo stato attuale, prenderebbe il 17,5% dei voti. Se Giuseppe Conte dovesse fondare un suo partito, la formazione di Giorgia Meloni riceverebbe il 16,6% dei voti e 17,3% se il premier guidasse il M5s.

Il Movimento 5 Stelle, se si andasse oggi alle elezioni, riceverebbe il 17,1% delle preferenze. Con una lista Conte sarebbero solo il 12,7%. Diventerebbe invece il primo partito d’Italia nello scenario in cui il presidente del Consiglio dovesse diventare il nuovo capo politico.

Forza Italia prenderebbe oggi il 7% dei voti, scendendo al 6,5% con un partito di Giuseppe Conte e al 6,6% con il M5s guidato dal premier.

Rimarrebbero stabili le percentuali dei partiti minori moderati nei tre scenari delineati dall’Istituto Ipsos. Azione di Carlo Calenda riceverebbe in ogni caso il 2,7% delle preferenze, Italia Viva di Matteo Renzi tra il 2,3% e il 2,4%, Europa Verda tra l’1,5% e l’1,3%. Il partito di Giuseppe Conte o un M5s con il presidente del Consiglio come capo politico farebbero invece registrare un calo di voti per Liberi E Uguali, dal 2,4% all’1,5%, e a +Europa, da 1,2% allo 0,7%.

Il partito degli astenuti e degli indecisi si conferma il primo partito in Italia nella rilevazione dell’Istituto Ipsos. Con le formazioni attuali si attesta al 43,4%. Con il partito di Giuseppe Conte salirebbe al 44,2%. Se il presidente del Consiglio dovesse guidare il Movimento 5 Stelle invece non voterebbe il 42,5% degli intervistati.

Come sottolinea Nando Pagnoncelli, “una scelta di campo potrebbe alienare una parte del consenso trasversale di cui attualmente Giuseppe Conte può beneficiare, a differenza dei leader di partito il cui gradimento è perlopiù circoscritto al proprio elettorato”. Il presidente Ipsos rileva infatti che gli indecisi potrebbero influenzare i risultati delle elezioni e l’elevato consenso del presidente del Consiglio, maturato durante la gestione dell’emergenza sanitaria, possa calare nelle prossime settimane.

“La scelta di un ruolo politico attivo farebbe venir meno l’immagine istituzionale” del premier, spiega ancora Nando Pagnoncelli sulle pagine del Corriere della Sera, come avvenuto con la discesa in campo di Mario Monti, uno dei premier più apprezzati durante il mandato.

Fonte foto: Ansa