Samsung, 9 miliardi di tassa di successione per gli eredi
Samsung: gli eredi del fondatore del colosso sudcoreano pagheranno 9 miliardi di euro di tassa di successione
Tassa di successione salatissima per gli eredi di Lee Kun-hee (morto il 25 ottobre scorso a 78 anni), il fondatore di Samsung. La moglie e i figli del magnate del colosso sud coreano dell’elettronica (l’azienda nel 2020 ha avuto ricavi per 211 miliardi di dollari) hanno reso noto che verseranno oltre 12 mila miliardi di won (vale a dire circa 9 miliardi di euro) in cinque anni allo Stato per pagare la suddetta tassa di successione. La cifra da record, fa sapere il Corriere della Sera, è pari al 60% dell’asse ereditario.
I soldi da sborsare, che rappresentano una delle transazioni più costose della storia del Paese e del mondo, equivalgono a tre o quattro volte il gettito incassato dal governo sudcoreano dalla tassazione sull’immobiliare lo scorso anno. Lo stato asiatico, come appare evidente dall’operazione Samsung, ha una legislazione molto severa sulle successioni.
Lee Kun-hee ha lasciato ai suoi eredi un patrimonio di 22 mila miliardi di won, ossia 16,4 miliardi di euro, diversi dei quali saranno tassati. Gli eredi hanno comunicato che per non venire meno ai diritti di successione provvederanno a pagare addirittura con delle opere d’arte, prelevandole dalla ‘profondissima’ collezione di oltre 23 mila pezzi del padre, che comprende opere di Dalì, Chagall, Miro, Picasso, Monet, Gauguin.
Donando le opere più importanti della collezione al Museo nazionale d’arte contemporanea, la famiglia del fondatore di Samsung riuscirebbe a ridurre significativamente l’importo da versare al fisco sudcoreano in quanto sul patrimonio artistico ceduto non pagherebbe la tassa di successione. La famiglia Lee ha reso noto che donerà anche 1 trilione di won, circa 900 milioni di dollari, per dare aiuto a finanziare la ricerca sulle malattie infettive e il trattamento per i bambini affetti da tumore e malattie rare.
La famiglia ha intenzione di dividere il pagamento in sei rate, spalmate nell’arco di un quinquennio. Il primo versamento sarà effettuato questo mese. “È nostro dovere civico e responsabilità pagare tutte le tasse”, hanno dichiarato gli eredi.