Saman Abbas, novità sul ritrovamento del corpo? Svolta nel caso, analizzato frammento osseo: a chi appartiene
Potrebbe essere la svolta nel caso di Saman Abbas: i carabinieri, lo scorso novembre, hanno trovato un frammento osseo sulle rive di un fiume
La Procura di Reggio Emilia ha affidato al Ris di Parma l’analisi di un frammento osseo, presumibilmente di un cranio umano, che potrebbe appartenere a Saman Abbas, la diciottenne pachistana della quale non si hanno più notizie dallo scorso maggio. L’ipotesi è che sia stata uccisa a Novellara dai familiari, ma il corpo non è mai stato ritrovato.
Saman Abbas, la vicenda
Saman Abbas è una ragazza di 19 anni, di origini pachistane, residente a Novellara: è sparita ormai da mesi e si pensa che il piccolo comune della Bassa Reggiana sia stato teatro di un omicidio.
L’ipotesi è che la 19enne sia stata assassinata dai familiari per aver rifiutato un matrimonio islamico combinato con un cugino in patria.
Saman Abbas, ritrovato un frammento osseo
Del ritrovamento del frammento osseo ne ha fato notizia l’edizione locale del ‘Resto del Carlino’: è stato rinvenuto nell’area del Lido Po di Boretto dai carabinieri lo scorso 3 novembre.
Fonte foto: ANSA
Il sostituto procuratore Laura Galli, pm titolare dell’inchiesta, ha ordinato l’esame specialistico per estrarre il Dna e confrontarlo con quello di Saman Abbas.
Le ricerche si sono concentrate nei paesi nei pressi del Po dopo che il fratello della ragazza, minorenne, avrebbe raccontato al gip – durante l’incidente probatorio in audizione protetta – di aver sentito un cugino in una riunione di famiglia che parlava di “farla in piccoli pezzi” e di “buttarla” a “Guastalla” dove “c’è un fiume”, riporta il ‘Resto del Carlino’.
Saman Abbas, chi sono i sospettati del possibile omicidio
Il Ris di Parma non analizzerà solamente il frammento osseo, ma anche alcuni vestiti dello zio di Saman Abbas, Danish Hasnain, ritenuto l’esecutore del possibile omicidio: al momento si trova in carcere a Parigi, in attesa di estrazioni. Era stato arrestato in Francia il 22 settembre scorso.
I suoi abiti sono stati sequestrati il 6 novembre a Novellara, nel casolare dove tutta la famiglia Abbas lavorava (chi come bracciante, chi come custode di un’azienda agricola).
Al momento gli indagati sono cinque, e sono accusati in concorso di omicidio premeditato, sequestro di persona, occultamento di cadavere.
Oltre allo zio, infatti, i sospettati sono:
- Ikram Ijaz: cugino di Saman Abbas, in carcere in Italia;
- Nomanhulaq Nomanhulaq: cugino di Saman Abbas, latitante;
- Shabbar Abbas: padre di Saman Abbas, latitante;
- Nazia Shaheen: madre di Saman Abbas, latitante.
In particolare, i due genitori sono volati in Pakistan da Malpensa il 1° maggio scorso: da allora non si hanno più notizie.
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