Salame Strolghino ritirato per Listeria dai supermercati: i rischi, richiamato dal Ministero della Salute
Salame Strolghino ritirato dagli scaffali dei supermercati per presenza di Listeria: qual è il lotto e cosa fare in caso di acquisto
Rischio microbiologico. Il Ministero della Salute ha reso noto di aver richiamato del salame dai supermercati. Si tratta del Toresan (anche la versione affumicata) e il motivo è la presenza, in un lotto, del batterio Listeria Monocytogenes. Ecco cosa fare nel caso in cui si siano acquistate le confezioni nei supermercati e quali sono i rischi nel caso si sia consumato il prodotto in questione.
- Qual è il lotto a rischio Listeria
- Cosa fare se si è acquistato il salame ritirato
- Cosa si rischia con la listeriosi
Qual è il lotto a rischio Listeria
Il Ministero della Salute ha disposto il ritiro di un lotto, considerato a rischio microbiologico, il 15 gennaio 2024: riscontrata la presenza del batterio Listeria monocytogenes.
Quello che si sa è che il marchio di identificazione dello stabilimento è ITZ8P23CE e che il salame è stato prodotto da All Food Srl, precisamente nello stabilimento di Traversetolo, in provincia di Parma. Il lotto di produzione è:
- L348
Uno dei salami ritirati per rischio microbiologico
Tutte le confezioni del lotto sono di 80 grammi e hanno come data di scadenza giovedì 18 gennaio 2024.
Cosa fare se si è acquistato il salame ritirato
Se avete acquistato il lotto in questione, la raccomandazione delle autorità sanitarie è di non consumarne il contenuto.
Anzi, va riportato al punto vendita per richiederne la sostituzione o il rimborso.
Cosa si rischia con la listeriosi
Tutti i dettagli sull’infezione da batterio Listeria monocytogenes – Listeriosi – sono riportati sul sito del Ministero della Salute.
Si tratta di un batterio molto diffuso nell’ambiente, in grado di resistere anche alle basse temperature.
Il rischio infezione riguarda soprattutto i soggetti fragili: donne incinte, anziani, neonati e persone immunodepresse, che potrebbero sviluppare una forma grave della malattia a prescindere dalle quantità di cibo contaminato ingerito.
Il consiglio è consumare i cibi dopo la cottura, visto che il batterio non sopravvive, e soprattutto tenerli separati da altri cibi durante le fasi di preparazione: il batterio, infatti, può comunque contaminare cibi già cotti.
Gli alimenti a rischio sono diversi, tra cui:
- latte
- verdura
- formaggi molli
- carni poco cotte
- insaccati poco stagionati