Listeria nei wurstel, tutti i cibi infetti ritirati dai supermercati: cosa fare per non contagiarsi
Il ministero della Salute lancia l'allarme per diversi casi clinici di listeriosi, causati dal batterio Listeria presente in alcuni cibi: cosa fare
Il ministero della Salute ha diramato un comunicato in cui si evidenzia l’aumento di casi clinici di listeriosi alimentare, emersi in diverse regioni italiane. A causare l’allerta è la contaminazione di cibi da parte del batterio Listeria monocytogenes, responsabile della listeriosi. Ecco tutto quello che c’è da sapere sui prodotti da evitare, e cosa fare per proteggersi dalla malattia.
- Allarme Listeria, ritirati lotti di wurstel
- Cos'è il batterio Listeria monocytogenes e come si trasmette all'uomo
- Quali sono i sintomi della listeriosi
- Listeriosi, come evitare il contagio e le regole per l'igiene
- Listeriosi, come si cura
Allarme Listeria, ritirati lotti di wurstel
Dopo le opportune verifiche da parte del ministero della Salute e i suoi tecnici, è emerso che a causare l’insorgere della malattia in diversi casi clinici è stato il ceppo di Listeria ST 155 in wurstel a base di carni avicole prodotti dalla ditta Agricola Tre Valli – IT 04 M CE.
In seguito all’allarme, l’azienda si è prodigata per ritirare dal mercato i lotti risultati positivi alle analisi sul Listeria, ovvero quelli indicati dai codici 1785417 e 01810919, nonché tutti quelli prodotti prima del 12 settembre 2022, per precauzione.
Un esperto analizza della carne per rilevare la presenza di Listeria
Sono in corso analisi anche su altri prodotti che potrebbero essere contaminati, ma su questo argomento il ministero della Salute non ha fornito ulteriori dettagli.
Il ministero della Salute ha inoltre spiegato in una nota cos’è il batterio Listeria, dove si trova e quali sono i sintomi della malattia che può causare.
Cos’è il batterio Listeria monocytogenes e come si trasmette all’uomo
Listeria monocytogenes è un batterio ubiquitario che può essere rilevato nel suolo, nell’acqua e nella vegetazione e può contaminare alimenti come latte, verdura, formaggi molli, carni poco cotte, insaccati poco stagionati. L’uomo può essere contagiato attraverso l’alimentazione.
I soggetti più a rischio sono quelli debilitati, immunodepressi e donne in gravidanza, in cui la malattia si presenta in forma più grave. Bambini e adulti sani possono tuttavia rimanere infettati, ma sviluppano raramente la malattia.
Quali sono i sintomi della listeriosi
I sintomi della listeriosi possono essere molto diversi tra loro, in base alla dose infettante e allo stato di salute del soggetto interessato. Ecco i più comuni:
- forme simil-influenzali o gastroenteriche;
- febbre alta;
- forme setticemiche, meningiti o aborto nei soggetti più a rischio.
Listeriosi, come evitare il contagio e le regole per l’igiene
Siccome il batterio Listeria monocytogenes resiste alle basse temperature ma è vulnerabile a quelle alte, per cui la cottura degli alimenti generalmente lo distrugge.
Ecco dunque i consigli del ministero della Salute per tutelarsi dal contagio, in particolare per quanto riguarda l’igiene in cucina:
- lavare spesso le mani;
- pulire frequentemente tutte le superfici e i materiali che vengono a contatto con i cibi crudi, come posate, piatti, elettrodomestici, frigoriferi;
- conservare in frigorifero gli alimenti crudi, cotti e pronti al consumo separatamente, in contenitori chiusi;
- cuocere correttamente gli alimenti secondo le indicazioni del produttore riportate in etichetta;
- non preparare troppo tempo prima gli alimenti da consumarsi previa cottura, e se si conservano in frigo, riscaldarli prima del consumo;
- non lasciare i cibi deperibili a temperatura ambiente e rispettare la temperatura di conservazione riportata in etichetta.
Listeriosi, come si cura
In caso di contagio, come riporta l’Istituto superiore di sanità, è necessario ricorrere alla terapia antibiotica contro Listeria monocytogenes, attraverso la somministrazione di ampicillina o, in caso di allergia ad essa, di eritromicina.
FAQ
La listeriosi viene causata dal batterio Listeria presente nei cibi crudi o non cotti adeguatamente.
La sintomatologia varia da soggetto a soggetto, si va da febbre alta a forme di setticemia gravi.
I soggetti più a rischio di sviluppare la malattia sono quelli debilitati, immunodepressi e le donne in gravidanza.
La listeriosi si cura attraverso la terapia antibiotica con ampicillina o eritromicina.