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Roma, sbaglia diagnosi e lo dimette: paziente muore per infarto, medico a processo per omicidio colposo

Secondo il pm, il medico che ha visitato e dimesso Giuseppe Mura avrebbe sbagliato diagnosi non accorgendosi dell'infarto acuto in corso

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato il:

Si è presentato al pronto soccorso dell’ospedale Cristo Re, a Roma, dopo tre giorni di forti dolori allo stomaco, ma invece di diagnosticargli un infarto acuto in corso lo hanno dimesso raccomandando una dieta leggera e una terapia da reflusso per problemi gastrici. Sei ore dopo Giuseppe Mura è morto per un attacco cardiaco. Ora i sanitari che lo visitarono il 25 novembre 2019 sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di omicidio colposo, su richiesta del pubblico ministero Giuseppe Barba.

La morte di Giuseppe Mura per infarto

È morto così, secondo quanto riporta Il Messaggero, il 53enne romano: per una diagnosi sbagliata.

Per la famiglia, l’uomo ha avuto un forte malore tre ore dopo le dimissioni, mentre era nella sua abitazione. La morte di Mura è stata registrata dal medico legale alle 6.50.

Secondo gli inquirenti, il medico di turno avrebbe sottovalutato i risultati dell’elettrocardiogramma che, considerato “al limite della norma”, evidenziava due anomalie che non sarebbero state prese in considerazione dal medico.

Stando a quanto riporta il quotidiano, nel capo di imputazione si legge che il dottore “discostandosi dalle linee guida del settore”, non avrebbe adeguatamente considerato il quadro clinico nonostante il “dolore addominale epigastrico da tre giorni, di tipo intermittente”, resistente alle terapie.

Per il magistrato, il medico non avrebbe disposto prima il ricovero e poi ulteriori accertamenti “nonostante i sintomi riferiti dal paziente Giuseppe Mura rientrassero nelle possibili manifestazioni atipiche di una sindrome coronarica acuta”.

Secondo i medici legali che hanno svolto l’autopsia sul cadavere di Mura, l’errore più grave sarebbe stato dimettere il 53enne e per i magistrati la sua morte era evitabile.

Medico rinviato a processo per omicidio colposo

Una patologia grave e acuta che, secondo il pm, si sarebbe potuta curare con una diagnosi tempestiva e un trattamento farmacologico adeguato.

Per questo, il medico che ha visitato Mura è stato rinviato a giudizio dal gup Tamara De Amicis con l’accusa di omicidio colposo.

Dalla cartella clinica sequestrata dalla Procura è emerso che l’infarto in corso sarebbe stato scambiato per una epigastralgia, cioè un dolore localizzato tra l’ombelico e la parte alta dell’addome.

Secondo l’accusa Mura sarebbe stato visitato in modo troppo sbrigativo (recentemente a Milano era già successo con un bimbo di 4 anni) e dimesso circa un’ora dopo il suo ingresso al pronto soccorso.

Chi era Giuseppe Mura

Giuseppe Mura, è morto  il 25 novembre 2019 all’età di 53 anni. L’uomo, romano, era residente nel quartiere di Primavalle.

Mura lavorava come addetto alle pulizie nel reparto assistenza volo dell’aeroporto di Ciampino.

Il 53enne ha lasciato un figlio di 18 anni, oltre alla moglie e alla madre. I familiari dell’operaio si sono costituiti parte civile con l’avvocato Cesare Piraino.

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