Roberto Saviano ai funerali del giornalista Andrea Purgatori a Roma: "Ha insegnato che la verità si sceglie"
Lo scrittore Roberto Saviano ha ricordato Andrea Purgatori nel giorno dei funerali del giornalista e conduttore, morto a Roma il 19 luglio
Anche lo scrittore Roberto Saviano ha deciso di rendere omaggio al giornalista Andrea Purgatori nel giorno del suo funerale, nella Chiesa degli Artisti a Roma.
- Il ricordo di Andrea Purgatori nelle parole di Roberto Saviano
- Tanti vip ai funerali di Andrea Purgatori
- L'omelia del prete ai funerali di Andrea Purgatori
Il ricordo di Andrea Purgatori nelle parole di Roberto Saviano
Roberto Saviano, ai microfoni dei cronisti, tra cui quello dell’agenzia ‘ANSA’, ha ricordato così Andrea Purgatori, scomparso il 19 luglio 2023 a Roma all’età di 70 anni: “In una giornata come questa, accanto al dolore, c’è la consapevolezza che Andrea Purgatori ha insegnato che bisogna saper scegliere. Fare il giornalista significa decidere da che parte stare. L’ha fatto con rigore, con passione e senza paura”.
Roberto Saviano ha poi concluso: “Mi porto questo dono, quello di aver imparato da un uomo che la verità si sceglie“.
A portare la bara di Andrea Purgatori all’interno della Chiesa degli Artisti è stata una rappresentanza del Corpo dei Vigili del Fuoco.
Tanti vip ai funerali di Andrea Purgatori
I funerali di Andrea Purgatori sono iniziati alle ore 10 nella Chiesa degli Artisti a Roma. Tanti i personaggi famosi presenti: dal già citato Roberto Saviano a Urbano Cairo, da Diego Bianchi a Mogol, da Enrico Vanzina a Francesco Montanari, da Monica Guerritore a Francesco Pannofino, da Enrico Mentana a Laura Boldrini, da Massimo Giletti al magistrato Nino Di Matteo.
L’omelia del prete ai funerali di Andrea Purgatori
A portare la bara all’interno della Chiesa degli Artisti è stato un picchetto di Vigili del Fuoco. Ad accogliere Andrea Purgatori in chiesa c’erano i tre figli, Edoardo, Victoria, e Ludovico, l’ex moglie Nicole Schmitz e la compagna Errica Dall’Ara.
Tra le corone, presenti quella di Roma Capitale, della SIAE e dell’associazione dei famigliari delle vittime di Ustica.
Durante l’omelia, il prete ha detto: “Lo ricordiamo con gratitudine. Questa basilica non riesce a contenere la presenza, la stima, l’affetto e l’amore per lui”.
E ancora: “È stato un giornalista di inchiesta ma non solo, ha avuto un talento straordinario come sceneggiatore, conduttore tv e scrittore. La sua curiosità e la voglia di raccontare le storie lo hanno contraddistinto. Un uomo che ha amato la vita, amava ballare, viaggiare e divertirsi. Forte e ironico fino alla fine. Coraggioso, ha preso la malattia di petto”.