Premier del Portogallo Antonio Costa accusato di corruzione: si dimette, ma c'è stato uno scambio di persona
Il premier del Portogallo Antonio Costa si è dimesso per un errore giudiziario: nel mirino dei pm c'è il suo quasi omonimo Antonio Costa Silva
In Portogallo il premier Antonio Costa si è dimesso per un clamoroso errore giudiziario: la procura che indaga su un presunto caso di corruzione politica ha semplicemente “sbagliato la trascrizione del nome” dell’accusato.
- Premier del Portogallo si dimette per uno scambio di persona
- Compromesso il sistema di potere
- Soldi nascosti nei libri
Premier del Portogallo si dimette per uno scambio di persona
Nel mirino dei pm portoghesi, infatti, non c’è l’ormai ex premier Antonio Costa, ma il suo quasi omonimo ministro dell’Economia Antonio Costa Silva.
Intanto però il presidente, pur professandosi innocente, per un atto di responsabilità e trasparenza si è dimesso lo scorso 7 novembre e il Portogallo tornerà al voto per le elezioni anticipate.
Antonio Costa ha dichiarato che non intende ricandidarsi. In pratica la sua carriera ai vertici è finita.
Costa era in carica dal 2015 ed è, al momento, anche segretario generale del Partito Socialista.
Nella conferenza stampa con cui ha annunciato le dimissioni l’ex premier si è detto “sorpreso” del suo coinvolgimento nelle indagini.
Costa ha anche aggiunto di non avere commesso alcun “atto illecito, o nemmeno riprovevole”.
Compromesso il sistema di potere
Nonostante il premier non sia coinvolto in prima persona nello scandalo, un’ombra pesantissima è calata sul suo sistema di potere.
Oltre al nome del ministro degli Esteri, nell’inchiesta è stato fatto (fra gli altri) anche il nome del capo di gabinetto del primo ministro, Vítor Escária.
Soldi nascosti nei libri
Nel suo ufficio la polizia giudiziaria ha scoperto 75mila euro in contanti. Le banconote erano nascoste tra le pagine di alcuni libri e in alcune casse di vino.
Al centro dello scandalo ci sono alcune concessioni per le miniere di litio nel nord del Portogallo, un progetto per un impianto per l’idrogeno green e un centro dati nella città costiera di Sines.
Il nome del vero accusato, Antonio Costa Silva, è emerso da alcune intercettazioni telefoniche risalenti ad agosto 2022.
La trascrizione della persona al centro delle indagini si fermava al cognome “Costa”, ma nell’audio delle intercettazioni, viene scritto dai quotidiani portoghesi, si sentirebbe invece il cognome completo.
”Il pubblico ministero ha riconosciuto l’errore”, scrive il quotidiano portoghese Publico.
Il Portogallo tornerà al voto per le elezioni anticipate il 10 marzo del 2024.