Appropriazione indebita, indagato Platini: la vicenda
"Complicità nella cattiva gestione e appropriazione indebita": questi i capi di imputazione per Platini
Michel Platini è entrato come “sospettato” nell’inchiesta della procura svizzera su Sepp Blatter per avergli pagato 2 milioni di franchi svizzeri senza traccia scritta. I capi di imputazione, come riporta Ansa, sono: “Complicità nella cattiva gestione e appropriazione indebita“. A comunicarlo all’interessato, secondo la France Presse, è stata una lettera del procuratore Thomas Hildbrand, il 5 giugno.
Platini e il suo avvocato non hanno rilasciato dichiarazioni, mentre Blatter ha ammesso di essere stato convocato dal magistrato elvetico il primo settembre e che il giorno prima, il 31 agosto, sarebbe stato convocato lo stesso Platini, che finora compariva solo come testimone.
Platini indagato, l’indagine: la ricostruzione
Avviata nel 2015 in Svizzera contro Sepp Blatter, l’indagine partiva da un pagamento senza traccia scritta di 2 milioni di franchi svizzeri a Michel Platini.
L’allora presidente Uefa sosteneva che si trattasse di una consulenza, ma i sospetti erano quelli di un pagamento in cambio della rielezione di Blatter.
Alla fine di maggio 2018, i media francesi avevano rivelato che in una lettera a Platini lo stesso procuratore aveva sottolineato che, “allo stato dei fatti”, l’ex n.1 del calcio europeo non era indagato, ma il giorno dopo era stata la stessa procura elvetica a chiarire che la procedura “non era del tutto conclusa”.
La vicenda è già costata a Platini una squalifica sportiva di 8 anni, ridotta dal Tas a 4 anni e confermata in questa misura dalla Corte di Strasburgo.