Pillola anti Covid arriva in Italia, dosaggio, durata ed effetti collaterali del molnupiravir della Merck

Arriva oggi in Italia, il 4 gennaio 2022, il Lagevrio, nome commerciale del molnupiravir prodotto dalla Merck, il farmaco antivirale per il trattamento dei pazienti positivi al Covid. Il via libera da parte della Commissione tecnico scientifica dell’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco, è arrivato durante la seduta del 22 dicembre, insieme a quello per il remdesivir.

Pillola anti Covid arriva in Italia, cos’è il Lagevrio e chi lo prescrive

Il Lagevrio è un antivirale orale che deve essere utilizzato per i paziente che rischiano di sviluppare la malattia in forma grave. La sua somministrazione è decisa da medici di famiglia, dell’Usca e in generale a quelli che curano i pazienti affetti da Covid di recente insorgenza e con sintomi lievi e moderati.

L’operatore deve indirizzare il paziente rapidamente alle strutture che si occupano di prescrivere e somministrare il più precocemente possibile il farmaco, e che compilano il registro di monitoraggio del molnupiravir.

Il Lagevrio deve essere somministrato entro 5 giorni dal manifestarsi dei primi sintomi di Covid previa la compilazione del consenso informato del paziente.

Durante il trattamento con il molnupiravir, che è sottoposto a monitoraggio addizionale per la rapida identificazione di nuove informazioni di sicurezza, il paziente deve essere controllato per l’insorgenza di eventuali eventi avversi.

Pillola anti Covid arriva in Italia, quanto dura la cura e con quante compresse

Il Lagevrio è somministrato in capsule rigide di colore arancione svedese (bruno rossastro), con il logo dell’azienda Merck e il numero 82 impressi sopra con inchiostro bianco. Ogni pillola misura 21,7 mm di lunghezza e contiente 200 mg di principio attivo molnupiravir.

La dose raccomandata è di 800 mg, cioè 4 pastiglie, da assumere per via orale, con o senza cibo, 2 volte al giorno ogni 12 ore per 5 giorni. La pasticca deve essere ingerita intera. Non deve dunque essere masticata, spezzata o frantumata.

Fonte foto: ANSA

Pillola anti Covid arriva in Italia, a quali pazienti deve essere somministrato

Deve essere somministrato ai pazienti Covid che non necessitano di ossigenoterapia supplementare, ma che sono a maggior rischio di progressione verso forme severe della malattia. Per poter ricevere il farmaco, il positivo non deve essere ospedalizzato e deve presentare almeno uno dei seguenti fattori di rischio.

• Patologia oncologica o oncoematologico in fase attiva.
• Insufficienza renale cronica (sono esclusi i pazienti in dialisi o con eGfr sotto i 30ml/min/1.73m²).
• Broncopneumopatia severa.
• Immunodeficienza primaria o acquisita.
• Obesità (Bmi superiore a 30).
• Malattia cardiovascolare grave.
• Diabete mellito non compensato.

Non esistono dati disponibili per la popolazione sotto i 18 anni. Non è previsto un dosaggio diverso per gli anziani, per le persone con compromissione renale o epatica.

Il farmaco non è consigliato alle donne in gravidanza, avendo mostrato problemi di tossicità e disturbi al feto in ratti e conigli. Per questo è necessario effettuare un test di gravidanza prima della sua assunzione. L’allattamento deve essere interrotto durante il trattamento.

Pillola anti Covid arriva in Italia, gli effetti collaterali e le reazioni avverse

Le reazioni avverse della pillola anti Covid di Merck, tutte di grado lieve o moderato, riscontrate finora sono le seguenti.

• Capogiro (Comune).
• Cefalea (Comune).
• Diarrea (Comune).
• Eruzione cutanea (Non comune).
• Nausea (Comune).
• Orticaria (Non comune).
• Vomito (Non comune).

Si intende per comune un effetto collaterale che si manifesta tra l’1% e il 10% dei casi, non comunque se si manifesta tra lo 0,1% e l’1%.

Fonte foto: ANSA