Padova, trovato morto nel Brenta il ragazzo scomparso a Cadoneghe
È stato ritrovato il corpo del 18enne di Cadoneghe sparito nella notte di sabato 18 settembre
È stato ritrovato nella serata del 20 settembre, il corpo del ragazzo scomparso a Cadoneghe, in provincia di Padova. Prima di sparire sabato 18, dopo una serata con gli amici, Henry Amadosun aveva finto di tornare a casa per poi inviare un messaggio preoccupante alla comitiva. Il ritrovamento della sua bicicletta aveva fatto pensare all’allontanamento volontario e al suicidio. Pista, quest’ultima, ritenuta come più probabile dagli investigatori. Ne dà notizia Il Messaggero.
“Ciao ragazzi, non me ne vogliate”, aveva scritto il 18enne al gruppo di coetanei. “Non so se mi rivedrete ancora, vi voglio bene per sempre”. Un messaggio che li aveva subito allarmati, e per cui è partita subito la richiesta di soccorsi.
Vigili del Fuoco, Carabinieri, Protezione Civile, Polizia Locale e un vasto numero di volontari hanno battuto il fiume Brenta alla ricerca del ragazzo, sperando di non fare l’amara scoperta, resa possibile anche dall’intervento dei sommozzatori di Firenze con l’ecoscandaglio subacqueo.
Henry Amadosun si sarebbe tolto la vita. Un gesto che appare inspiegabile agli occhi di chi lo conosceva. Studente all’Istituto Marconi di Padova, il giovane non avrebbe dato altri segnali del suo malessere prima di quel messaggio. Nato da genitori nigeriani, il giovane era diventato lo scorso anno cittadino a tutti gli effetti, come ha ricordato il sindaco Marco Schiesaro.
“Tutta Cadoneghe si stringe a mamma Clara e a tutti familiari di Henry Amadosun, e ne piange la prematura scomparsa. Henry era un ragazzo molto conosciuto a Cadoneghe. Frequentava l’istituto tecnico Marconi di Padova e giocava a calcio nell’Indomita Vigodarzere. Si è parlato di una famiglia pienamente integrata e lo confermo”, ha scritto il primo cittadino.
“Tuttavia per Henry la definizione è impropria, poiché era cittadino italiano a tutti gli effetti. Un traguardo ottenuto l’anno scorso e che l’aveva particolarmente emozionato. L’affetto della comunità, in questi due giorni di serrate ricerche, conclusesi con la peggiore delle notizie, è stato dimostrata dalle decine di messaggi che sono arrivati tramite i canali del Municipio e non solo, fornendo informazioni utili o chiedendo semplicemente se c’erano delle novità in merito alle operazioni. Come Comune siamo a disposizione della famiglia per ogni necessità”, ha sottolineato, ringraziando poi le forze dell’ordine e i volontari.