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Omicidio Paolo Troccola a Niviano vicino Piacenza, svolta nelle indagini: Emanuele Carella ha confessato

Ha confessato Emanuele Carella, responsabile dell'omicidio del proprio coinquilino Paolo Traccola a Niviano, vicino a Piacenza

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Emanuele Carella ha confessato. L’operaio di 21 anni di Niviano ha ammesso di aver ucciso il coinquilino e collega di 56 anni Paolo Troccola tra il pomeriggio e la sera del 9 novembre, nell’appartamento in cui entrambi abitavano.

La dinamica dell’omicidio di Niviano

La sera del 9 novembre un operaio torna nella casa di Niviano, vicino Piacenza, in cui conviveva con altri due colleghi, e trova uno di loro, Paolo Traccola, 56 anni, riverso sul pavimento sporco di sangue, morto.

Attorno all’uomo, che presenta ferite da arma da taglio, i vetri di una porta infranta. Con i due vive anche un terzo inquilino, più giovane, Emanuele Carella di 21 anni. È nella sua stanza e dice di non essersi accorto di nulla.

Piacenza Niviano OmicidioFonte foto: Tuttocittà
Niviano di Rivergaro, provincia di Piacenza, dove si trova l’appartamento in cui è avvenuto l’omicidio

Questa spiegazione però non convince i carabinieri, accorsi sul posto dopo la scoperta del cadavere di Traccola. I militari portano quindi Carella in caserma per essere interrogato nella giornata del 10 ottobre.

La confessione di Carella

Nella mattinata del 10 novembre cominciano le indagini. Subito gli investigatori trovano la possibile arma del delitto, un coltello da cucina, nel giardino della casa dove vivevano i tre operai.

A seguito di questa scoperta Carella viene condotto in carcere, dove si svolge un secondo interrogatorio dopo il primo avvenuto in caserma. Dopo alcune ore il 21enne confessa di aver ucciso Traccola.

Sul corpo del 56enne sarà eseguita un’autopsia, per chiarire quali siano state le effettive cause della morte. L’operaio reo confesso del delitto di Niviano è stato arrestato ed è rinchiuso nel carcere di Piacenza.

Il movente dell’omicidio di Niviano

Nonostante Carella abbia confessato davanti agli inquirenti di aver ucciso il suo coinquilino e collega, non è ancora emerso un movente preciso che possa aver portato il 21enne a compiere il gesto.

L’ipotesi più credibile al momento è che tra i due sia scoppiata una lite molto violenta, poi degenerata in una colluttazione che ha portato il 21enne ad accoltellare l’uomo.

L’assassino si sarebbe poi sbarazzato frettolosamente dell’arma utilizzata e si sarebbe chiuso nella propria stanza, fingendo di non sapere nulla al rientro del terzo inquilino dell’appartamento.

carabinieri-niviano Fonte foto: 123RF
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