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Nuova scossa di terremoto nei Campi Flegrei di magnitudo 2.9: non si ferma lo sciame sismico in Campania

Nei Campi Flegrei sono state registrate diverse scosse di lieve entità durante la notte. L'ultima, di magnitudo 2.9, avvertita nel primo pomeriggio

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La terra trema ancora. Nuove scosse di terremoto sono state avvertite oggi, domenica 1° ottobre, in Campania. Ancora una volta ad essere interessata dagli eventi sismici è la zona dei Campi Flegrei dove l’ultima scossa registrata – di magnitudo 2.9 – è stata avvertita alle 15:33. La sala operativa dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) di Napoli ha localizzato la scossa a una profondità di 2 chilometri.

Diverse scosse di lieve entità anche nella notte

La scossa che nel pomeriggio ha preoccupato i residenti delle zone a ridosso dei Campi Flegrei, non è stata l’unica registrata nel corso della giornata.

L’Ingv, infatti, ha registrato uno sciame sismico nel corso della notte con scosse a bassa intensità. La prima di magnitudo 2.1 è stata registrata dai sismografi alle 3:15.

I monitor di un sismografo dell'IngvFonte foto: ANSA
I monitor di un sismografo dell’Ingv

Solo pochi minuti dopo, un’altra scossa di magnitudo 1.4 è stata localizzata nella stessa zona. E poi, ancora, la mattina: prima alle 6:42 e poi alle 8:22

Lo sciame sismico va avanti da settimane

Le scosse registrate nella giornata del 1° ottobre sono state tutte di lieve entità. Non risultano, infatti, danni né a cose né a persone.

Resta la preoccupazione per uno sciame sismico che va avanti da giorni nei Campi Flegrei. La prima scossa nella zona, infatti, è stata avvertita l’8 settembre con una magnitudo 3.8.

E poi ancora, nei giorni successivi, altre scosse hanno allarmato la popolazione. Tra queste, quelle più forti sono state avvertite il 22 settembre (magnitudo 3), il 26 settembre (magnitudo 3.2) e il 27 settembre (magnitudo 4.2)

La scossa di mercoledì 27 settembre, l’ultima prima di quella avvertita oggi, è stata la più forte registrata dall’Ingv negli ultimi 39 anni. L’evento sismico registrato nella notte, infatti, è stato avvertito indistintamente da Pozzuoli fino a Napoli.

Chiuso il percorso archeologico del Rione Terra a Pozzuoli

Intanto, i Comuni cercano di correre ai ripari. L’amministrazione di Pozzuoli, ad esempio, ha deciso di chiudere per tre settimane, fino al 20 ottobre, il percorso archeologico sotterraneo del Rione Terra. Il provvedimento di chiusura è stato giustificato dalla necessità di condurre “indagini tecniche alla luce degli ultimi sciami sismici”.

La principale preoccupazione legata a questi eventi sismici è quella di un rischio di eruzione vulcanica. I Campi Flegrei, infatti, sono interessati dal bradisismo: un fenomeno di origine vulcanica che si manifesta attraverso un lento e periodico movimento del suolo, che va alzandosi e abbassandosi.

Se è vero che lo sciame sismico sta proseguendo, gli esperti ritengono basso il rischio di un’eruzione vulcanica. Resterebbe, invece, la possibilità di esplosioni freatiche: “Non sono eruzioni di magma, ma è acqua che in questo stadio super critico può dare delle esplosioni”, ha spiegato il presidente dell’Ingv Carlo Doglioni in audizione alla Camera.

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terremoto-campi-flegrei Fonte foto: Tuttocittà.it
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