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Neonato morto al Pertini, parla la mamma: "Ho chiesto aiuto ma non mi hanno ascoltata". Il drammatico sfogo

Parla la mamma del neonato morto all'ospedale Pertini di Roma 3 giorni dopo il parto: l'accusa della giovane donna e il suo sfogo drammatico

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A due settimane dalla tragedia, la madre del neonato morto 3 giorni dopo il parto all’ospedale Pertini di Roma ha raccontato cosa ricorda di quei drammatici momenti e cosa è accaduto prima e dopo.

La stanchezza dopo il parto

Il racconto della giovane donna è riportato dal ‘Corriere della Sera’. Su quanto avvenuto dopo il parto ha detto: “Ero ancora molto stanca, piuttosto provata dal parto, dopo 17 ore di travaglio, il 5 gennaio”.

La mamma del neonato morto ha poi aggiunto: “Per due notti, quella dopo aver partorito e quella successiva, sono riuscita, a fatica, a tenere il bambino vicino a me. Ero stravolta, ho chiesto aiuto alle infermiere, chiedendo loro se potevano prenderlo almeno per un po’, mi è sempre stato risposto che non era possibile portarlo nella nursery. Lo stesso è accaduto la notte di sabato. Anzi, mi sentivo peggio dei giorni precedenti. Ho chiesto ancora di prendere il bimbo, non l’hanno fatto. Due notti ho resistito, l’ultima ero davvero affaticata. ‘Non è possibile’, mi è stato risposto ancora una volta”.

PertiniFonte foto: ANSA

L’ospedale Pertini di Roma, teatro della tragedia.

La morte del bambino

Stando a una prima ricostruzione dei fatti, il neonato potrebbe essere morto soffocato dopo che la madre si è addormentata mentre lo allattava a letto.

Il racconto della giovane donna è proseguito così: “Quella notte sono crollata, non ce la facevo proprio. Da quel momento non ricordo più nulla”. E poi: “All’improvviso, nel cuore della notte, sono stata svegliata dalle infermiere: il bimbo non stava più nel letto con me. Senza dirmi una parola, mi hanno fatto alzare e mi hanno portato in una stanza vicina: lì mi hanno comunicato che il bambino era morto. Non ricordo che fosse presente una psicologa e nemmeno che mi abbiano dato una spiegazione più approfondita. Di sicuro non mi hanno detto come era successo. Non ho capito più niente, mi è crollato tutto addosso. Forse sono anche svenuta”.

Ancora la donna: “Ho realizzato a poco a poco. Non ricordavo niente di quella notte. Non capisco come sia potuta succedere una cosa del genere: ho chiesto aiuto per 3 notti di seguito al personale del reparto in cui ero stata ricoverata. Non mi hanno ascoltato. Due giorni dopo, il 10 gennaio, ho firmato le dimissioni e sono tornata a casa. Ora pretendo giustizia“.

Come stava il bambino dopo il parto

La mamma del bimbo ha anche fatto chiarezza sulle condizioni di salute del neonato subito dopo il parto, raccontando che fino a quella drammatica notte in cui ha perso la vita, il piccolo stava “benissimo, in piena salute. Pesava più di tre chili. Le infermiere mi hanno dato alcune indicazioni su come mettermi sul letto per allattarlo, ma a parte la stanchezza avevo sempre una flebo attaccata al braccio. Mi muovevo con difficoltà”.

Perché non è stata ancora presentata denuncia

I genitori del bambino deceduto all’ospedale Pertini di Roma e gli altri familiari non hanno ancora sporto denuncia. L’avvocato Palombi ha spiegato così la scelta in alcune dichiarazioni riferite dal ‘Corriere della Sera’: “Questo passo non è stato ancora compiuto perché in realtà l’indagine è scattata d’ufficio. Abbiamo massima fiducia nel lavoro dei magistrati”.

La Procura ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo. Gli agenti del commissariato Sant’Ippolito si sono presentati nel pomeriggio dell’8 gennaio al Pertini su richiesta della direzione sanitaria e hanno acquisito le cartelle cliniche del bambino e della madre (negativa agli esami sull’assunzione di farmaci) e i turni di servizio di medici e infermiere di Ostetricia dal 4 all’8 gennaio scorsi.

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Neonato Fonte foto: iStock - christening
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