Muratov, la medaglia del Nobel per la Pace russo all'asta per 103 milioni di dollari: soldi ai bimbi ucraini
La medaglia del Premio Nobel russo Dmitry Muratov è stata battuta all'asta per 103 milioni di dollari: il ricavato record andrà ai rifugiati ucraini
La medaglia del Premio Nobel per la Pace consegnata al giornalista russo Dmitry Muratov nel 2021 è stata battuta all’asta per la cifra record di 103,5 milioni di dollari da un acquirente anonimo.
Il ricavato andrà all’Unicef per aiutare i bambini ucraini e le famiglie sfollate a causa dell’invasione russa.
Chi è il giornalista Premio Nobel
Muratov è il caporedattore del quotidiano indipendente Novaya Gazeta, che ha sospeso la pubblicazione a marzo in risposta alle leggi sempre più draconiane sulla stampa del Cremlino.
In un’intervista al New York Times il mese scorso, ha affermato di essere stato ispirato a mettere all’asta il premio vinto l’anno scorso dal fisico danese Niels Bohr, che ha venduto la sua medaglia per aiutare i civili in Finlandia dopo l’invasione sovietica del 1939.
Il discorso prima dell’asta
Prima dell’inizio dell’asta, il giornalista russo Premio Nobel ha auspicato che quest’iniziativa possa essere presa d’esempio da altre persone affinché mettano in vendita i loro “beni preziosi, i loro cimeli, per aiutare i rifugiati ucraini in tutto il mondo”.
Non è la prima volta che una medaglia di un Premio Nobel viene messa all’asta. Il precedente record risale al 2014, quando il premio di James Watson, che ha partecipato alla scoperta della struttura a doppia elica del Dna, è stato venduto per 4,1 milioni di dollari.
Il giornalista russo Dmitry Muratov
La stampa in Russia
Come riportato dal New York Times, Muratov è considerato il decano della stampa indipendente russa e Novaya Gazeta è stata lodata sin dalla sua fondazione nel 1993 per il suo giornalismo investigativo e le sue campagne a favore dei bambini con malattie rare e delle famiglie in difficoltà.
Secondo un rapporto di Reporter Senza Frontiere, da quando la Russia ha invaso l’Ucraina nel febbraio 2022, quasi tutti i media indipendenti sono stati banditi, bloccati e/o dichiarati “agenti stranieri”. Tutti gli altri sono soggetti a censura militare.
La versione russa di Euronews, ad esempio, è stata sospesa dalla Roskomnadzor, l’autorità di regolamentazione dei media, il 22 marzo 2022. Tra i grandi organi di stampa, che da alcuni anni appartengono agli alleati del Cremlino, quelli che avevano conservato la propria indipendenza ed erano costantemente minacciati di chiusura, come appunto il trisettimanale indipendente Novaya Gazeta, hanno dovuto sospendere le pubblicazioni.